COMMENTI/ Strage di Tucson: fuori un’altra “estremista”…



Mentre la deputata democratica Giffords si dibatte fra la vita e la morte, fa impressione visionare la pagina del sito di Sara Palin in cui sono indicati gli avversari politici da eliminare (http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2011/01/09/pop_mappa.shtml). Politicamente, si intende. Peccato che però le “vittime”, sullo sfondo di una carta politica degli Usa, siano stati stilizzati come dei mirini di fucili. E che ad azione compiuta, tali mirini vengano evidenziati di rosso.
Ora che la Palin non sia la persona l’emblema della moderazione, questo è risaputo, ma la Giffords è una democratica “estremista”. Pro-aborto – questa la sua colpa – ma anche a favore della detenzione delle armi da parte dei privati e pro-guerra in Iraq.
A questo punto ci si chiede: perchè la Palin ha scelto questa donna da inserire nella lista nera, e non molti altri deputati democratici su posizioni ben più radicali? Forse perchè oltre che pro-abortista è anche ebrea? Forse. In fondo l’ex governatrice dell’Alaska ha sempre mirato ad avere un bacino di utenza tra l’elettorato repubblicano più ghettizzato dagli altri leader. Li ha fatti e li fa sentire rappresentati. E poco importa se queste fasce della popolazione di tutto hanno bisogno meno che di un incoraggiamento.
L’ossessiva campagna della Palin, auto-elettasi a simbolo del movimento del Tea Party, sta dando i suoi frutti, ma non quelli che lei sperava. Molti dei candidati da lei sostenuti non sono stati eletti nelle elezioni di medio-termine, in novembre, mentre gli squilibrati, come il giovane autore della strage e i suoi complici, vanno in giro a fare stragi in suo nome.
Complimenti.

(Maria Piera D’Alessandro)

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