Sigarette: vendite in calo, ma non quelle illegali…



ROMA – Calano, seppur di poco, le vendite di sigarette in Italia. Ma il numero dei fumatori rimane più o meno stabile, all’incirca un italiano su quattro (tra il 22% e il 23%), con preoccupanti incrementi nelle fasce giovanili (in particole nel segmento che comprende giovani tra i 25 e i 34 anni).
E’ il bilancio dei primi sei anni di applicazione della legge 3/2003, più nota come “legge Sirchia” per la tutela della salute dei non fumatori, tracciato dal ministero della Salute.
Secondo i dati diffusi dal ministero, ci sarebbe un calo di sigarette vendute pari al 2,2% in un anno, ovvero 106 milioni di pacchetti di “bionde” in meno. La legge 3/2003 sarebbe servita, pertanto, a spingere i fumatori a ridurre l’acquisto delle sigarette. Ora però si spera in una riduzione degli stessi fumatori, ma non sarà facile.
Secondo gli addetti ministeriali, che ostentano ottimismo, l’abbattimento dell’esposizione al fumo passivo sarebbe stata raggiunta, grazie al sostanziale rispetto del divieto da parte dei locali pubblici.
«A sei anni dall’entrata in vigore della legge è ancora efficace la protezione dei non fumatori dall’esposizione al fumo passivo – rileva il ministero della Salute – ma occorre mantenere e migliorare i risultati conseguiti, tenuto conto di segnali di allerta per quanto riguarda la prevalenza dei fumatori».
Non tutti gli esperti, però, concordano sui dati. Rimarrebbe fuori dalle cifre ufficiali l’area delle sigarette vendute illegalmente, mercato che avrebbe ricevuto ulteriori impulsi da internet soprattutto nel Mezzogiorno d’Italia.

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