La Pasta “La Molisana” riparte dal Molise



CAMPOBASSO – Finalmente una bella notizia per Campobasso e per il Molise. La più importante azienda agro-alimentare privata della regione è stata acquisita da un imprenditore campobassano con 28 milioni di fondi propri con l’obiettivo di consolidare e rilanciare un’attività industriale che ha un secolo di storia alle spalle.
La famiglia Carlone avviò il pastificio La Molisana a Campodipietra nel 1912 per spostarlo in via Mazzini a Campobasso nel 1947 per la produzione di pasta e di ghiaccio.
Nei decenni successivi raggiunse risultati straordinari posizionandosi nella gamma alta del mercato per la qualità del prodotto.
La pasta La Molisana era reperibile nelle principali città del mondo e con i suoi 250 addetti rappresentava il simbolo e l’orgoglio della nostra terra. I dirigenti dell’azienda hanno diretto per anni l’Associazione degli Industriali, l’Unione dei Pastai Italiani e l’Organizzazione dei Pastai Europei.
Il pastificio La Molisana è stato più di una normale azienda industriale per Campobasso ed ancora vengono i brividi a ripensare l’abbraccio che diede la città nel 2004 ai lavoratori che sfilarono da Colle delle Api a Piazza Prefettura nel mentre si abbassavano le saracinesche dei negozi in segno di solidarietà. Allora, 10 mila cittadini attestarono con la loro presenza il valore sociale oltre che produttivo del pastificio. E nonostante un primo errore del coinvolgimento di una dubbia società di Napoli che prese in fitto la società, va riconosciuto alla procedura fallimentare il merito di aver ripreso il controllo del pastificio e di aver mantenuto la produzione fino al passaggio di consegne al Gruppo Ferro.
In queste ore di felicitazioni va ricordato il sacrificio di 150 dipendenti che persero il lavoro, l’impegno di tutti coloro che in condizioni difficili hanno tenuto in vita il pastificio e la professionalità degli uffici della procedura che hanno evitato il fermo produttivo.
Ora spetta al Gruppo Ferro che per ascendenze materne proviene dalla famiglia Carlone di Campodipietra, consolidare l’attività e rilanciarla nei pregressi posizionamenti di mercato.
E’ raro in questa Italia di partecipazioni statali, di finte privatizzazioni, di imprese che investono nella rendita finanziaria più che nella produzione industriale, che ci sia un operatore privato che senza mendicare contributi pubblici col ricatto dei posti di lavoro, mette sul tavolo 28 milioni di euro per rilevare un pastificio. Grazie al dottor Vincenzo Ferro per questo straordinario esempio positivo che incoraggia il Molise a credere di più nelle proprie forze e buon lavoro al Gruppo imprenditoriale e a tutte le maestranze.

(Michele Petraroia)

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