Sabato 15, a Campobasso, incontro sul Parco del Matese



CAMPOBASSO – “Parco regionale del Matese molisano. Confronto a più voci su un progetto di tutela e sviluppo” è il titolo dell’atteso incontro che avrà luogo presso la Sala della Costituzione della Provincia di Campobasso, in via Milano, sabato 15 gennaio 2011 dalle ore 9.
Il programma prevede:
ore 9:00 – Introduzione: Mauro di MUZIO, coordinatore Comitato Pro-Parco.
Introduzione e moderazione: Riccardo TAMBURRO, consigliere regionale: “Una legge per il Parco del Matese molisano”.
Saluti istituzionali
Angelo Michele IORIO, presidente Giunta regionale;
Aldo PATRICIELLO, eurodeputato;
Michele PICCIANO, presidente Consiglio regionale;
Salvatore MUCCILLI, assessore regionale all’Ambiente;
Nicola D’ASCANIO, presidente Provincia di Campobasso;
Luigi MAZZUTO, presidente Provincia di Isernia;
Francesco MIRANDA, presidente Anci regionale.
Relazioni:
Mario TOZZI, geologo, presidente Parco nazionale dell’Arcipelago toscano: “Il parco come presidio di tutela delle ricchezze del territorio”
Giovanni CANNATA, rettore università del Molise: “Il Parco: sistema di vincoli o di opportunità?”.
ore 11:40 – pausa caffè
ore 12:00 – Giuseppe ROSSI, pPresidente Parco Nazionale dell’Abruzzo e Molise: “Processi decisionali nella gestione del territorio: l’esperienza dell’Abruzzo”;
Mauro DI MUZIO, coodinatore Comitato Pro-Parco del Matese molisano: “Impatto socio-economico del Parco sul territorio”.
ore 15:00 – Il punto di vista degli operatori economici
Paolo DI LAURA FRATTURA, presidente Camera di commercio di Campobasso
Luigi BRASIELLO, presidente Camera di commercio di Isernia
Michele SCASSERRA, presidente Associazione Industriali Molise
Domenico CALLEO, presidente Confcooperative Molise
Amodio DE ANGELIS, presidente Coldiretti Molise
Donato CAMPOLIETI, direttore Cia Molise
Gennaro MARINELLI, presidente Confagricoltura Molise
Amelia MASCIOLI, presidente Giovani Albergatori Confcommercio Molise
Graziano D’AGOSTINO, direttore Confesercenti Molise
Guido DI NINNO, presidente CNA Molise
Luca ZARANTONELLO, vicepresidente Confartigianato Fidi Molise
ore 17:00 – Il punto di vista degli enti locali. Interventi di sindaci e amministratori locali
ore 18:00 – Il punto di vista delle associazioni di tutela ambientale.
Interventi liberi
Conclusioni: Riccardo Tamburro e Mauro di Muzio
La proposta di legge di istituzione del Parco regionale del Matese molisano trae spunto e si basa su quella elaborata dal Comitato promotore cui aderiscono numerose associazioni ambientaliste, culturali, organizzazioni di categoria e vari Comuni del comprensorio matesino nonché la Provincia di Campobasso. Tra le associazioni che aderiscono, anche il circolo dei molisani di Roma “Forche Caudine”.
La proposta di legge intende da un lato salvaguardare un territorio importante da un punto
di vista ambientale, storico e culturale, da un altro offrire maggiori possibilità alle popolazioni locali in termini di sviluppo, scommettendo sui vantaggi, apprezzabili nel medio periodo, conseguenti alla valorizzazione economica e sociale del comprensorio.
Il Matese è particolarmente ricco tanto di valori ambientali e naturalistici che di valori storici e culturali.
Con l’istituzione del Parco regionale del Matese si punta, in particolare, a difendere promuovere l’immagine della montagna simbolo della regione, ma anche tutelare e conservare le caratteristiche naturali, ambientali, paesaggistiche del territorio. Dobbiamo certamente tutelare la fauna e la flora presenti e le formazioni fisiche e geologiche di cui è particolarmente ricco il massiccio. Un’attenzione importante merita la risorsa idrica quale risorsa strategica, di cui le popolazioni residenti sono custodi In definitiva, la proposta vuole riqualificare e valorizzare gli ecosistemi, promuovere e valorizzare le attività agricole, pastorali e forestali, i prodotti tipici e tradizionali.
“Si tratta, quindi, di una scelta strategica di elevatissima importanza: per questo motivo abbiamo voluto un confronto pubblico qualificato ed ampio, in cui possano trovare voce sia le tesi a favore dell’iniziativa e sia quelle contrarie – spiega il consigliere Tamburro.
Ha scritto l’illuminista molisano Giuseppe Maria Galanti in “Descrizione dello stato antico ed attuale del Contado di Molise” (Napoli, 1780): “Sopra questo monte si vede ad un’occhiata a’ suoi piedi tutto il contado di Molise: si vede pure gran parte de’ due Abbruzzi, la Campania, gran parte de’due Principati e della Capitanata; il cratere di Napoli ed il mar di Gaeta da un lato, il mare Adriatico dall’altro. Prima di nascere il sole ad un medesimo tempo si osserva giorno nel Contado di Molise e notte in terra di Lavoro. … Nelle vallate di questo monte erano poste le principali città de’ Sanniti, Telese, Murganzia, Sepino, Boviano, Isernia ed Alife. … Il Matese è generalmente coperto di faggi; vi sono ancora aceri di una grossezza e bontà meravigliosa, che sono trascurati; e v’hanno moltissime erbe efficaci ed utili per la medicina: ma niuno ancora si è preso la cura di esaminarle e descriverle. Ne’ boschi del Matese si trovano orsi e cignali”.
ESTRATTO DELLA PROPOSTA DI LEGGE
Art. 1. Istituzione e finalità del Parco
1. Ai sensi della legge regionale 24 ottobre 2004, n. 23, è istituito il Parco naturale regionale del Matese molisano.
2. Il Parco naturale regionale del Matesemolisano, di seguito denominato Parco, in accordo con le finalità di cui all’art. 1 della legge regionale n. 23/2004, persegue i
seguenti obiettivi:
a) tutelare e conservare le caratteristiche naturali, ambientali, paesaggistiche del territorio del Parco, anche in funzione dell’uso sociale di tali valori;
b) tutelare le specie della fauna e della flora presenti sul territorio;
c) tutelare, in particolare, la risorsa idrica quale risorsa strategica, di cui le popolazioni
residenti sono i custodi, e fattore indispensabile per lo sviluppo dell’intera regione, anche attraverso la ricostituzione degli equilibri idrici e idrogeologici;
d) tutelare e conservare le formazioni fisiche, geologiche e geomorfologiche che rivestono rilevante valore naturalistico e ambientale di cui è particolarmente ricco il massiccio montuoso;
d) riqualificare e valorizzare gli ecosistemi, promuovere una corretta gestione delle risorse del territorio;
e) promuovere e valorizzare le attività agricole, pastorali e forestali, i prodotti tipici e tradizionali, secondo i principi e le modalità di cui all’art. 6 della legge regionale n. 23/2004;
f) tutelare e valorizzare il patrimonio storico, artistico, culturale, architettonico, garantendo, in particolare, la salvaguardia e la tutela dei beni immobili presenti sul territorio;
g) promuovere ed organizzare il territorio per la fruizione a fini didattici, culturali, scientifici e ricreativi, con riguardo anche ai portatori di handicap;
h) migliorare le condizioni economiche e sociali delle popolazioni residenti, promuovendo
la qualificazione delle condizioni di vita e di lavoro;
i) in considerazione dell’esistenza di centri abitati all’interno delle aree protette,
favorire la sperimentazione di attività economiche compatibili con l’ambiente
e commisurate alle esigenze delle aree montane.
3. Ai sensi dell’art. 1, comma 5, della legge regionale n. 23/2004, il Parco contribuisce, altresì,
al consolidamento e allo sviluppo dellaConvenzione degliAppennini e del progetto
A.P.E. Appennino Parco d’Europa, per la tutela e la valorizzazione della dorsale appenninica.
Art. 2. Delimitazione
1. I confini del territorio del Parco, ricadente nei Comuni di Bojano, Campochiaro, Cantalupo del Sannio, Castelpetroso, Castelpizzuto, Cercemaggiore, Cercepiccola, Guardiaregia, Longano, Monteroduni, Pettoranello, Roccamandolfi, San Giuliano del Sannio, San Massimo, San Polo Matese, Sant’Agapito, Santa Maria del Molise e Sepino, sono individuati nell’allegata planimetria in scala 1:25.000 facente parte integrante della presente legge.
(omissis)…
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
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