Smeriglio: “Vendola l’alternativa dopo anni di ballo sulle macerie”



ROMA – “Anche chi fino a ieri ha votato a destra in buona fede non può non rendersi conto del disfacimento in atto sia a livello nazionale sia a livello locale”. Un’analisi senza mezzi termini quella condotta da Massimiliano Smeriglio, assessore al Lavoro della Provincia di Roma, nel corso di un incontro sull’attualità economica e politica svoltosi ieri presso l’hotel Beverly Hills.
“Una persona con una sensibilità media non può non provare vergogna e angoscia di fronte a quanto stiamo vivendo – ha continuato Smeriglio. “Sono notizie di disfacimento, quelle che apprendiamo ogni giorno, che farebbero arrossire persino molti rappresentanti della Prima Repubblica. La vicenda Cosentino-Caldoro è sintomatica, ma anche gli scontri tra pezzi della magistratura, tra imprenditori del Nordest e Confindustria, tra Ros e Polizia di Stato. E’ l’esito finale del ventennio berlusconiano: uno stillicidio quotidiano che, ci auguriamo, andrà avanti ancora soltanto per un anno e mezzo, massimo due”.
Smeriglio ha quindi alzato il tiro. “La domanda vitale – ha continuato l’assessore – è capire se c’è un futuro in questo paese. Io credo che ci sia bisogno di un bagno di umiltà, di acquisire consapevolezza che come italiani, e come europei, saremo sempre più parzialità periferica di fronte a colossi come Cina, India, Brasile ecc. Uno scenario che segna la fine dell’attuale liberismo e apre nuovi scenari. Anche in Italia, dopo vent’anni di balli sulle macerie, dobbiamo prenderne atto”.
L’assessore è andato al nocciolo della questione: “Il problema non è soltanto quello di battere Berlusconi, che poi è il problema di come battere una parte strutturata del nostro paese. Il problema vero è quello di costruire un progetto alternativo, che non può essere la restaurazione di ciò che non esiste più”.
L’esponente di Sinistra Ecologia Libertà s’è quindi soffermato sulle manovre in corso e sulle prospettive del centrosinistra come forza alternativa di governo.
“Io credo che la stagione peggiore del centrosinistra sia ormai alle nostre spalle – ha proseguito Smeriglio. “Prendiamo atto che da quando c’è il Pd, contenitore in cui dentro avviene di tutto, s’è sempre perso. Abbiamo capito che non possiamo lasciarci sottrarre spazi a sinistra dal giustizialismo di Di Pietro, che non ha un progetto omogeneo di società ma solo un programma per alimentare il rancore, diventando speculare alla parte avversa. Abbiamo imparato, a nostre spese, che un’esperienza positiva come quella dell’Ulivo, cioè dove le diversità vengono messe a valore, non deve replicare il fallimento del 2006, quando vennero riunite ben 14 diverse formazioni. Di fronte a tale quadro – ha insistito Smeriglio – a me emoziona tantissimo l’esperienza politica di Nichi Vendola. Uno che da oltre cinque anni governa una regione difficilissima, con quattro milioni di abitanti, come la Puglia, che sta riuscendo a contrastare efficacemente la criminalità, che sta ottenendo risultati sul fronte del lavoro, che sta attuando politiche sostenibili di svolta, come il sostegno all’eolico, che sta ottenendo risultati straordinari persino nelle produzioni culturali con la Film commission proprio mentre Cinecittà è in crisi. Risultati riconosciuti persino da Emma Marcegaglia o dall’ultima ricerca della Fondazione Nordest. Uno che ha restituito dignità alla propria terra, riconsegnando l’orgoglio a tanti pugliesi: qui a Roma ‘La Fabbrica di Nichi’ riunisce oltre quattrocento ragazzi pugliesi che hanno riscoperto l’entusiasmo di impegnarsi in una politica fatta di valenze, competenze, talenti, interessi legittimi”.
Smeriglio non nasconde di accarezzare sogni ambiziosi. “Il percorso di Obama ha dimostrato che è possibile alimentare speranze in tutto il mondo. Obama ha sconfitto la destra guerrafondaia dei repubblicani americani, ma anche le lobbies di Hillary Clinton. E lo ha fatto utilizzando al meglio la forza delle nuove tecnologie e delle realtà periferiche. L’Italia, in questo senso, può assomigliare più all’imprevedibilità americana che non agli assetti di altri paesi europei. Dentro una crisi così verticale di valori, con la consapevolezza che per battere il centrodestra occorre innanzitutto battere il centrosinistra, sono convinto che la corsa per la leadership del centrosinistra, senza carte truccate, costituirà un percorso entusiasmante e che Vendola potrà tranquillamente raggiungere il 30% dei consensi. Insomma, penso che chi seguirà Nichi si divertirà…”.

(Giampiero Castellotti)

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