Lutti: la sinistra perde Rina Gagliardi e Alceste Santini



ROMA – Doppio lutto nel mondo del giornalismo italiano: sono scomparsi Rina Gagliardi, storica firma del quotidiano “Il Manifesto” (nonché parlamentare) e Alceste Santini, vaticanista del quotidiano “L’Unità”.
Rina Gagliardi era nata a Pisa nel 1947, dove si era laureata alla Normale. Si era quindi trasferita a Roma per coltivare le sue passioni per la politica e per il giornalismo. Dal 1971 aveva fatto parte del gruppo di giovani che insieme a Castellina, Parlato, Pintor, Rossanda e altri fuorusciti dalle file del Pci fondarono “Il Manifesto”. Al quotidiano di via Tomacelli ha lavorato per 25 anni, prima di essere eletta senatrice del Prc ed essere codirettrice del quotidiano “Liberazione” (insieme a Sandro Curzi, recentemente scomparso) e, negli ultimi tempi, collaboratrice del quotidiano “Gli Altri” di Sansonetti.
“Di Rina – scrive il sito del quotidiano comunista – vogliamo anche ricordare le passioni che andavano al di là e al di sopra della politica: il suo compagno Dado Morandi in primo luogo e poi la lirica, le canzoni di Mina, gli elenchi interminabili, maniacali (tutti i deputati col cognome di sei lettere, o tutti i calciatori della Fiorentina che cominciano per G, e cose del genere), che scriveva su fogli e foglietti per concentrarsi durante le riunioni”.
Alceste Santini, morto a Roma all’età di 83 anni, era invece lo storico vaticanista dell’Unità, dopo aver esordito nella sua attività giornalistica con lo storico quotidiano “Paese Sera”, che tante firme ha offerto al giornalismo di sinistra, ad iniziare dal quotidiano “La Repubblica”. Ha inoltre diretto la rivista “Religioni oggi/Dialogo”, in collegamento con la rivista “Neues Forum/Dialog” di Vienna, per favorire un confronto tra mondi politico-culturali diversi
“Voglio esprimere il mio cordoglio personale e di tutti i senatori del gruppo Pd per la scomparsa di Alceste Santini e Rina Gagliardi, due figure importanti del giornalismo e della sinistra italiani – ha detto Anna Finocchiaro, presidente del gruppo Pd al Senato. “Ci mancherà il loro impegno, la loro lucida capacità critica di interpretare le complessità del mondo, la loro caparbia volontà di capire al di là delle ideologie e degli schieramenti e i loro pensieri sempre raffinati, liberi e indipendenti”.

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