Cassazione: multa ai genitori per bimbi che disturbano i vicini



VELLETRI (ROMA) – I bambini che disturbano possono diventare un serio problema. Soprattutto economico. E’ quanto emerge dalla sentenza numero 23862 emessa dai supremi giudici della prima sezione penale della Corte di Cassazione. Il testo, richiamando ad un comportamento “più controllato dei propri bambini” in relazione ad una vicenda che ha visto protagonisti due genitori e vicini di casa particolarmente insofferenti allo schiamazzo dei bambini, convalida la multa a 40 euro (per il reato punito dall’articolo 659 del codice penale, “Disturbo delle occupazione o del riposo delle persone”) più le spese processuali di circa duemila euro subiti da mamma e babbo per il disturbo arrecato dalla propria prole.
Scrive la Cassazione nella sentenza: “Il comportamento tenuto dagli imputati era idoneo ad arrecare disturbo per il riposo e l’occupazione di un numero indeterminato di persone che abitavano nelle case adiacenti ed il reato sussiste purché sussista la capacità del comportamento in se ad arrecare disturbo indipendentemente dal fatto che poi effettivamente più persone si siano lamentate, trattandosi di reato di pericolo contro la tranquillità pubblica”.
La sentenza numero 23862, in sostanza, ha dichiarato inammissibile il ricorso e evidenziato la legittimità della multa dal momento che gli schiamazzi dei bambini e i rumori avevano disturbato “un numero indeterminato di persone”. I due genitori di Velletri, Antonio e Teresa L., sono quindi colpevoli di non avere vigilato affinché i figli piccoli non arrecassero disturbo ai vicini.
Ai genitori, in conclusione, è andata anche bene. Il codice penale, infatti, prevede persino l’arresto fino a tre mesi per i casi più gravi.

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