Maturità bipartizan: Primo Levi e le foibe



Maturità bipartizan: Primo Levi e le foibe

ROMA – I circa mezzo milione di studenti, suddivisi in 28mila classi, alle prese con la maturità si sono ritrovati, tra le tracce del tema di italiano, Primo Levi per l’analisi del testo e le foibe per il tema storico, in un quadro quindi politicamente corretto. Sul tappeto delle scelte anche il ruolo dei giovani nella politica e “Piacere e piaceri” da Botticelli a D’Annunzio per l’artistico-letterario. Per la prova di italiano, gli studenti hanno anche avuto a disposizione il titolo “Siamo soli?” per il tema tecnologico.
Il tema di attualità è stato invece dedicato al ruolo della musica, con tanto di citazioni di Aristotele, mentre per l’ambito socio-economico i candidati sono stati invitati a esprimersi sulla “Ricerca della felicità”.
Ogni tipologia di corso sosterrà una prova diversa: ad esempio, greco al liceo classico, matematica allo scientifico, lingua straniera al liceo linguistico.
Gli studenti, anche quest’anno, hanno potuto scegliere tra analisi del testo, saggio breve (in genere il più gettonato), articolo di giornale, tema storico e tema d’attualità. A disposizione sei ore di tempo. Tra i banchi dei candidati non devono esserci telefonini, dispositivi digitali o apparati tecnologici di alcun genere per evitare che comunichino con l’esterno
Per quanto riguarda le valutazioni delle prove non ci sono novità rispetto allo scorso anno: il voto complessivo sarà sempre formulato su un massimo di 100 punti. Gli studenti potranno portarsi una “dote” massima di 25 punti di crediti, accumulati attraverso gli esiti scolastici degli ultimi tre anni ed eventuali attività extra-didattiche certificate. Attraverso gli orali i candidati potranno ottenere non oltre 30 punti (fino al 2008 erano 35), con il minimo rappresentato da quota 20. Le tre prove scritte saranno valutate con non oltre 15 punti. Vi sono poi 5 punti di bonus che le commissioni avranno la facoltà di assegnare ai più meritevoli.

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