BALLETTI/ Province, tutte salve. Ad Isernia (per ora) si esulta



ROMA – Come in una conquista calcistica della serie superiore, nelle piccole province si esulta. Almeno per ora. In un pasticcio tipicamente italiano. Continua infatti il gran balletto del taglio di alcune province considerate piccole, e quindi inutili e costose, dopo l’introduzione e l’eliminazione della norma nella manovra. Stessa sorte anche alla Carta delle autonomie in discussione in commissione Affari costituzionali della Camera.
Appena due giorni fa il relatore al provvedimento, l’onorevole pugliese Donato Bruno, aveva introdotto e fatto votare un emendamento che tagliava le province con una popolazione sotto i 200mila abitanti. Due successivi emendamenti avevano di fatto limitato la portata del taglio a sole quattro province. Ora, con un nuovo emendamento a sorpresa, la norma è stata completamente abolita. Nessuna provincia, al momento, sarà dunque eliminata. In Molise, nelle Marche, in Calabria e, forse, anche in Piemonte si può tirare un respiro di sollievo. Siamo in Italia.


(Pierino Vago)

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