ROMA – La Procura della Repubblica di Roma ha reso noto con un comunicato che il senatore Giuseppe Ciarrapico, romano, 76 anni, cresciuto in Ciociaria ed eletto nelle liste del Pdl, insieme al figlio Tullio e ad altre cinque persone (a quanto pare per lo più prestanomi) è indagato per truffa e tentativo di truffa ai danni dello Stato, per aver percepito indebitamente 20 milioni di euro di contributi per l’editoria tra il 2002 e il 2007.
“Nell’ambito delle indagini di questo ufficio – si legge nel comunicato – per gravi fatti di fraudolente percezioni di contributi all’editoria per importi complessivi pari a 20 milioni di euro dal 2002 al 2007 e per analoghi tentativi susseguitisi fino allo scorso anno, in corso, in danno dello Stato, presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per l’informazione e l’editoria, da parte delle società editrici Nuova Editoriale Oggi srl ed Editoriale Ciociaria Oggi srl, la guardia di finanza Nucleo speciale polizia valutaria ha eseguito oggi in Roma, Milano e altrove decreto di sequestro preventivo fino alla concorrenza di importo equivalente al danno, su immobili, quote societarie, conti correnti e imbarcazioni di lusso. Il sequestro ha riguardato beni conducibili, attraverso intestazioni fittizie, al soggetto rilevato come effettivo proprietario delle società editrici”.
La guardia di finanza, su disposizione del pm Simona Marazza, responsabile dell’inchiesta, ha dunque eseguito sequestri preventivi a Roma, Milano e in altre città di beni e quote societarie riconducibili all’imprenditore, attraverso intestazioni fittizie. L’imbarcazione di lusso era ormeggiata a Gaeta. I beni sequestrati saranno affidati ad un curatore, il quale farà in modo che le attività imprenditoriali (tra cui la gestione del Policlinico Casilino) non vengano compromesse. Gli accertamenti sono stati coordinati dal procuratore aggiunto Pietro Saviotti.
L’inchiesta riguarda la violazione della legge 251 del 1990 sull’editoria che prevede specifiche condizioni per ottenere sovvenzioni governative. In particolare, tra i requisiti richiesti, c’è la partecipazione per almeno il 51% delle cooperative. Nel caso di Ciarrapico, sarebbe invece emerso che le due società figuranti come cooperative, in realtà erano nella proprietà dello stesso imprenditore, che quindi avrebbe goduto impropriamente dei contributi. Secondo la procura, dopo il 2007 Ciarrapico ha ripetutamente tentato di ottenere ancora i contributi, “fino all’anno in corso”, ai danni dello Stato, attraverso le società editrici Nuova Editoriale Oggi Srl e Editoriale Ciociaria Oggi Srl.
“Un avviso di garanzia non invecchia mai e può far sempre comodo se si tratta di un senatore del Popolo della libertà”, ha commentato Ciarrapico ad un’agenzia di stampa. “Oggi gli organi di informazione parlano di un’indagine per truffa a carico del senatore Giuseppe Ciarrapico. E’ la stessa indagine del 2005 – sottolinea il parlamentare del Pdl – promossa dalla dottoressa Marazza, pm nota per la sua contiguità con il pubblico ministero De Magistris concorrente politico di Di Pietro. Si tratta di un presunto abuso sui contributi per l’editoria. Un’indagine – prosegue Ciarrapico – dormiente a tutt’oggi e oggi guarda caso ritirata fuori per aumentare i rumors giudiziari a carico del Pdl. Chi più ne ha più ne metta”.
Ciarrapico, con interessi soprattutto nell’editoria e nella sanità, è stato gestore delle Terme di Fiuggi all’inizio degli anni Novanta, carica che gli è valsa il soprannome di “Re delle acque minerali”. Attualmente è proprietario di una catena di quotidiani radicati nel centro sud, tra cui Ciociaria Oggi, Latina Oggi, Nuovo Oggi Castelli, Nuovo Oggi Guidonia e Nuovo Oggi Molise.
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