TECNOLOGIE/ Dal 26 aprile domande per la “posta certificata” pubblica



ROMA – Il ministro dell’Innovazione e della pubblica amministrazione Renato Brunetta ha annunciato che dal 26 aprile è possibile per tutti i cittadini presentare domanda per utilizzare il servizio di Posta Elettronica Certificata (Pec). Un’innovazione che consente di evitare lunghe code agli sportelli: si può, infatti, comunicare con tutti gli uffici della pubblica amministrazione ed inviare o ricevere messaggi di testo e allegati che avranno la stessa validità legale di una raccomandata con avviso di ricevimento. La Posta Elettronica Certificata consente quindi anche di risparmiare sulle spese di spedizione delle raccomandate.
Dal 26 aprile si può quindi effettuare la richiesta di attivazione del servizio collegandosi al sito www.postacertificata.gov.it e seguendo la procedura guidata. Dopo 24 ore dalla registrazione online ed entro 3 mesi sarà possibile poi recarsi presso uno degli uffici postali abilitati per l’identificazione e la firma sul modulo di adesione.
Il nuovo servizio Pec è stato presentato dal ministro nei giorni scorsi a Palazzo Vidoni. La Pec consente pertanto di inviare e ricevere messaggi di testo ed allegati con lo stesso valore legale di una raccomandata con avviso di ricevimento. In questo modo si può dialogare con tutti gli uffici della pubblica amministrazione direttamente via e-mail senza dover più produrre copie di documentazione cartacea, ma soprattutto senza doversi presentare personalmente agli sportelli.
Ad oggi sono oltre 80mila le Pec richieste dai cittadini, grazie alla sperimentazione avviata a fine settembre 2009 da Aci e Inps. Pur essendo una casella di posta elettronica “come le altre”, la Pec al cittadino è l’unica dedicata esclusivamente ai rapporti con la pubblica amministrazione.
L’utilizzo della Pec nella PA non solo consente di lavorare e comunicare meglio, ma è anche un obbligo previsto dalla legge. Infatti, tutte le pubbliche amministrazioni devono:
– dotarsi di una casella di posta elettronica certificata per qualsiasi scambio di informazioni e documenti (articolo 6 del Codice dell’amministrazione digitale);
– istituire una casella Pec per ciascun registro di protocollo (comma 3 dell’articolo 47 del Codice dell’amministrazione digitale);
– dare comunicazione al DigitPA degli indirizzi Pec istituiti per ciascun registro di protocollo (comma 8 dell’articolo 16 della legge 2/2009);
– pubblicare nella pagina iniziale del sito web istituzionale l’indirizzo Pec a cui il cittadino può rivolgersi (comma 2-ter dell’articolo 54 del Codice dell’amministrazione digitale);
– comunicare con i propri dipendenti unicamente tramite Pec (comma 6 dell’articolo 16-bis della legge 2/2009).
Gli indirizzi Pec delle pubbliche amministrazioni – istituiti per ogni registro di protocollo e comunicati al DigitPA – sono disponibili sull’archivio informatico accessibile attraverso il sito www.indicepa.gov.it, fonte ufficiale e riferimento per gli adempimenti previsti per le amministrazioni. E’ stato inoltre sviluppato il sito www.paginepecpa.gov.it con tecnologie atte a rendere più semplice la ricerca degli indirizzi Pec per il cittadino. Il mancato assolvimento degli adempimenti relativi alla Pec influisce ai fini della misurazione della performance individuale e organizzativa strumentale al calcolo della retribuzione di risultato dei dirigenti degli uffici preposti (decreto legislativo n. 150/09, la cd. “Riforma Brunetta della PA”). I dati più recenti comunicati da DigitPA indicano che sono oltre 12.500 le Pec attivate dalle pubbliche amministrazioni centrali e locali. Non tutte, però, pur avendola attivata, lo hanno ancora comunicato. Per accelerarne la diffusione, dunque, il ministro per la Pubblica amministrazione e l’Innovazione ha affidato al Formez la realizzazione di un’indagine diretta a quantificare la dotazione effettiva di Pec delle pubbliche amministrazioni e all’Ispettorato della funzione pubblica un’attività di controllo volta a individuare eventuali inadempimenti normativi.
Sempre in base alla legge n. 2/2209 anche i professionisti (giornalisti, avvocati, ecc.) e le imprese hanno l’obbligo di dotarsi di Pec. In particolare per i professionisti questo decorre dal novembre 2009, mentre per le nuove aziende dal novembre 2008. Le imprese già esistenti, invece, dovranno dotarsi di Pec entro novembre 2011. A seguito del recente incarico di controllo affidato dal ministro Brunetta all’Ispettorato per la Funzione pubblica, è risultato che circa il 75% degli Ordini e Collegi Professionali hanno fatto registrare un significativo incremento percentuale di adempimento agli obblighi di legge.

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