EVENTI/ Ecco “Cammina, Molise!” 2010: ad agosto si marcia tra Molise e Puglia



ROMA – “Cammina, Molise!” rappresenta da oltre un decennio una delle migliori iniziative messe in campo per promuovere il territorio molisano in modo semplice e sostenibile. Si tratta di una “marcia” estiva libera e non competitiva, aperta a partecipanti dai dodici anni in su, provenienti da tutta Italia. Una camminata di gruppo di qualche giorno alla scoperta dei paesi molisani e del loro territorio costituito, tra l’altro, da millenari tratturi, antichi sentieri, carrarecce, mulattiere e strade vicinali e interpoderali. Ogni anno l’iniziativa si concentra in un’area specifica del Molise (lo scorso anno la zona intorno ad Agnone, quest’anno il territorio al confine con la Puglia) e prevede il coinvolgimento diretto delle comunità cittadine attraversate: il passaggio di “Cammina, Molise!” è accompagnato da feste popolari, esibizioni artistiche, visite guidate, momenti istituzionali.
L’evento è promosso dall’associazione “La Terra” che riunisce soprattutto persone originarie di Duronia (Campobasso), ma da anni residenti a Roma.
Meritorie le motivazioni alla base dell’iniziativa. “Convinti che il futuro dei nostri centri montani, duramente falcidiati nei decenni scorsi da una forte emigrazione e ridotti all’isolamento economico e sociale che ancora perdura, si costruisce solo se si riesce a capire il presente, avendo conoscenza del proprio passato, la manifestazione vuole significare, nell’attraversare i centri interessati alla marcia, che il voler percorrere la strada delle proprie origini è anche avere il coraggio della speranza – spiega il professor Rocco Cirino, tra i promotori di “Cammina, Molise!”. “Per questo – continua – si favoriscono gli incontri con la cittadinanza il giorno stesso dell’arrivo nella località da attraversare, per dibattere di tematiche quali la ricerca verso il nostro passato (storia ed archeologia, cultura contadina, dialetto, usi e costumi, etc.), la denuncia costruttiva del presente, lo studio del territorio e le proposte per il futuro (turismo rurale, artigianato, tutela ambientale, etc.)”.
Ogni anno la manifestazione ha fruito della collaborazione di personale qualificato per un’attenta lettura del territorio. Enti ed associazioni regionali e provinciali, i comuni e le popolazioni molisane hanno dimostrato un interesse crescente verso “Cammina, Molise!” che è diventato un modo concreto per rileggere il Molise, per raggruppare la gente facendo riscoprire le proprie forti radici, per valorizzare la nostra terra e proporla non più come terra di emigrazione, ma come ricchezza al servizio delle future generazioni.
Tra le iniziative collaterali alla manifestazione, si segnala “La cattedra itinerante”, a cura dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia, che prevede incontri, oltre che con i marciatori, con le scolaresche dei paesi attraversati. Ai ragazzi viene data la possibilità di apprendere notizie storiche, archeologiche, naturalistiche e paesaggistiche quale momento di riappropriazione dell’identità storico-culturale.
Tra le partnership di quest’anno, oltre agli enti locali (Regioni Molise e Puglia, Province di Campobasso e Foggia, comunità montane, comuni e pro loco), le associazioni “Aiig”, “Altritalia Ambiente”, “Forche Caudine-Molisani a Roma”, “Forum delle Associazioni Ambientaliste molisane”, “Il Bene comune”, “Il Teatro del Loto”, “Italia Nostra”, “Molisecinema” nonché le associazioni equestri dei paesi attraversati. Numerosi anche i patrocini.
Il percorso di “Cammina, Molise!”, edizione 2010, sarà contraddistinto dall’attraversamento di parte dall’entroterra della valle del Cigno fino ad arrivare al lago di Occhito ed alle fondovalli del Tappino e del Fortore, abbracciando una vasta area dell’entroterra centro-appenninico sita a confine tra la provincia di Campobasso e quella di Foggia. Un itinerario apprezzato per la bellezza dei luoghi e per la presenza di testimonianze significative di siti archeologici e di arte romanica e barocca molisana.
La marcia, che si svolgerà in provincia di Campobasso, partirà da Morrone del Sannio ed attraversando l’agro di ben undici paesi, tra cui Carlantino e Celenza Valfortore in provincia di Foggia, finirà a Riccia. Queste le caratteristiche principali del territorio: le vallate dove nascono tre corsi d’acqua, il Cigno, il Fortore ed il Tappino, che vanno a formare il lago di Occhito, segnate da folti boschi e dai tanti borghi dell’entroterra molisano; il Regio Tratturo intercettato nei pressi di Gambatesa, in un breve tratto del Castel di Sangro-Lucera,: il filo conduttore di un percorso che si snoda in un ambiente non solo fisico ma anche della memoria; lo splendido scenario naturale del bosco Mazzocca nell’agro del Comune di Riccia; la riserva naturale dell’Oasi Lipu a Monte Casale nel Comune di Casacalenda; il castello di Macchia Valfortore, il castello D’Alessandro di Gambatesa , il palazzo ducale di Casacalenda, la torre ed il palazzo baronale Gambacorta di Celenza Valfortore e la Torre di Riccia; l’itinerario dell’arte sacra e barocca: la chiesa madre di Morrone, la fontana barocca e la chiesa di Sant’Onofrio di Casacalenda, il convento dei frati cappuccini a Sant’Elia a Pianisi, la chiesa di San Nicola a Macchia Valfortore e la cattedrale di Carlantino.
La lunghezza del percorso, stimabile approssimativamente in 90 chilometri, permette di affrontare la marcia con maggiori tempi a disposizione, sfruttabili sia per le visite guidate sia per gli incontri con le varie cittadinanze. Di certo tempi più elastici ed in alcuni casi l’uso del bus garantiranno una certa precisione negli orari, condizione essenziale in previsione del maggior numero di partecipanti rispetto alle edizioni precedenti. Le tappe sono state pensate per offrire una buona suddivisione degli sforzi.
Ogni paese attraversato preparerà la propria accoglienza ai marciatori, nello spirito genuino della tradizionale ospitalità della gente molisana. Durante la manifestazione visite mirate, mostre, incontri ed altre manifestazioni culturali coglieranno gli aspetti più significanti della conoscenza e delle problematiche del territorio attraversato.
Il lavoro che l’associazione “La Terra” sta cercando di fare, promuovendo il pacchetto “Cammina, Molise!”, è proprio quello di cercare di “incastonare le pietre preziose” sparse nel territorio. L’obiettivo è quello di creare per ogni zona omogenea dell’entroterra un nucleo dinamico di riferimento, capace di gestire un flusso turistico adeguato al territorio per periodi stabiliti all’interno dell’arco dell’anno. Il nucleo referente dovrebbe interagire con le istituzioni locali e le associazioni di base, ma anche con le presenze qualificate dell’imprenditoria e con il mondo scolastico. Questo processo, partendo dalle risorse turistiche e culturali già esistenti sul territorio, garantirà la gestione del flusso secondo le caratteristiche escursionistiche del “Cammina, Molise!”, collaudate da tanti anni di esperienza.
A tal fine è stato messo a punto un progetto di massima per lo sviluppo delle aree interne molisane, per il quale si chiede l’impegno della classe politica e che è strutturato nei seguenti 10 punti.
1) riappropriarsi della politica partecipata, cercando di dare ai cittadini gli strumenti necessari per il confronto democratico e per il controllo della trasparenza di chi è delegato a rappresentarli; mettere in atto una strategia nuova che sviluppi l’impegno politico attivo, collegandolo a concrete iniziative progettuali che mobilitino energie, mettendo insieme impresa, solidarietà e cittadinanza attiva;
2) difendere, recuperare e rivalutare le risorse territoriali come la difesa del suolo e delle acque, il rimboschimento delle aree montane, la creazione di parchi naturali, la valorizzazione dei siti archeologici, religiosi e paesaggistici, il rinnovamento dell’agricoltura, dell’allevamento e dell’artigianato, la nascita di aziende di trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici;
3) potenziare i servizi sociali fondamentali quali la sanità, la scuola, l’assistenza agli anziani, garantendone la presenza sul territorio in modo efficiente e capillare;
4) predisporre piani di recupero dei centri storici, non solo per fini museali ma con l’esplicito intento di ricreare la vita sociale a dimensione umana, favorendo le attività artigianali legate alla pietra, al ferro ed al legno ed a tutte le mansioni commerciali e di servizio, capaci di garantire un adeguato sviluppo che incentivi la volontà di “abitare il paese”;
5) riorganizzare i trasporti locali, rendendoli più snelli ed aderenti alle necessità dei cittadini; garantire, con un’adeguata manutenzione, la percorribilità della rete stradale locale ed evitare la costruzione di ulteriori strade interpoderali, che negli ultimi decenni hanno prodotto seri guasti idro-geologici al territorio; migliorare i tracciati delle strade di collegamento tra i paesi, i centri provinciali e le fondovalli per ridurre i tempi di percorrenza;
6) monitorare i problemi del mondo della scuola e costruire un razionale progetto di sviluppo dell’educazione permanente, per favorire ogni opportunità che batta la cultura dell’abbandono e favorisca una formazione in linea con il possibile sviluppo della regione;
7) sostenere le organizzazioni e le associazioni culturali ed ambientaliste, radicate sul territorio, per quanto attiene alle attività relazionate agli studi storici, al recupero dei dialetti e delle tradizioni locali, alla salvaguardia ed alla valorizzazione dei beni paesaggistici ed alla promozione di manifestazioni pubbliche;
8) riorganizzare le strutture istituzionali locali (Comuni, Comunità montane, Unione dei Comuni) per avvicinarle ai cittadini ed offrire loro in maniera più razionale ed efficiente i servizi socioassistenziali;
9) valorizzazione dei momenti di socializzazione culturale e sportiva, incentivando la creazione di attrezzature e servizi sportivi, socio-culturali e ricreativi per ragazzi, adolescenti e giovani, ed a tal fine promuovere l’associazionismo di promozione sociale;
10) promuovere le aree interne in un piano di sviluppo eco-sostenibile, al fine di incentivare le attività legate all’agriturismo ed all’artigianato.
Questo il programma nel dettaglio:
Giovedì 5 agosto – Ore 8: concentramento in piazza davanti al municipio di Morrone del Sannio. Accoglienza, colazione e visita al centro storico e a Le Serre. Quindi trasferimento a Provvidenti: accoglienza, visita al centro storico, cattedra culturale e sosta pranzo. Ore 17: arrivo a Casacalenda: accoglienza, visita all’Oasi Lipu (Bosco Casale), partecipazione a MoliseCinema, cena e festa popolare. Trasferimento a Campobasso per pernottamento presso l’albergo “Don Guglielmo”.
Venerdì 6 agosto – Ore 8: partenza da Pietracatella (accoglienza, colazione e visita al centro storico e a Colle Pietra Murata). Quindi Sant’Elia a Pianisi (accoglienza, colazione con prodotti tipici e visita al centro storico e a Colle del Monte). Ore 18: arrivo a Macchia Valfortore (accoglienza, visita al castello ed al centro storico, cena e festa popolare). Trasferimento a Campobasso per pernottamento presso l’albergo “Don Guglielmo”
Sabato 7 agosto – Ore 8: partenza da Carlantino (accoglienza, colazione e visita al centro storico e alla Madonna delle Grazie). Quindi Celenza Valfortore (accoglienza, visita al centro storico e sosta pranzo). Visita del Tratturo Castel di Sangro – Lucera – Guado del Fortore. Ore 18: arrivo a Gambatesa 8 visita al Castello D’Alessandro ed al centro storico, accoglienza, cena e festa popolare). Trasferimento a Campobasso per pernottamento presso l’albergo “Don Guglielmo”
Domenica 8 agosto. Ore 8: partenza da Tufara (accoglienza, cattedra culturale, visita al centro storico e colazione). Arrivo al bosco Mazzocca con visita e sosta per il pranzo. Ore 17: arrivo a Riccia (accoglienza, visita al centro storico ed alla torre, grande festa popolare di chiusura della manifestazione con cena e spettacolo teatrale di e con Stefano Sabelli ed il Teatro del Loto).
Logistica:
– La quota di iscrizione è pari a € 200,00 (per gli adulti) o di € 180,00 (per i giovani fino a 18 anni) e dà diritto alla colazione ed al pernottamento in camere doppie o triple dal 5 agosto al 7 compreso presso l’albergo “Don Guglielmo”di Campobasso, ed inoltre al pacco gadget (cappello, 2 magliette, materiale illustrativo, etc.) ed ai seguenti servizi logistici: assistenza bus e pulmino, assistenza sanitaria, assicurazioni, ristoro continuo, fruizione punti accoglienza per degustazione prodotti tipici a pranzo e a cena. Per l’albergo si accettano iscrizioni fino ad un numero massimo di 100 “adulti” e di 30 “giovani”. Per la partecipazione ad un numero ridotto di giorni si veda la nota in coda.
– La quota di iscrizione per chi non fruisce dell’albergo è pari a € 100,00 (per gli adulti) o di
€ 80,00 (per i giovani fino a 18 anni) e dà diritto al pacco gadget (cappello, 2 magliette, materiale illustrativo, etc.) ed ai seguenti servizi logistici: assistenza bus e pulmino, assistenza sanitaria, assicurazioni, ristoro continuo, fruizione punti accoglienza per degustazione prodotti tipici a pranzo e a cena. Per la partecipazione ad un numero ridotto di giorni si veda la nota in coda.
La marcia sarà assistita da bus, bus navetta, fuori strada, ambulanza e punti di ristoro.
La “punzonatura” con la distribuzione dei “gadget” avverrà a Morrone del Sannio prima della partenza.
Per ulteriori informazioni, telefonare ai seguenti numeri: 06-630734-632828 – 0874-769262 – 338-3063300, [email protected].

(Giampiero Castellotti)

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