EVENTI/ Roma, Sala Trevi, “Sulle tracce del futurismo”



ROMA – Dopo aver reso omaggio al centenario del futurismo con la rassegna “Un mondo
agitato: il Futurismo e il cinema” (dicembre 2009), continuano le perlustrazioni nei territori delle avanguardie con la proiezione di un fondamentale documentario contenente interviste esclusive a personaggi e testimoni dell¹epoca. Un progetto nato addirittura nel 1979, con tecnologie ormai desuete, salvato dall¹oblio grazie all¹ostinazione del suo ideatore, Marco Rossi Lecce, e presentato, in una nuova veste, proprio in occasione del Centenario. Un viaggio, durato trent¹anni, attraverso il futurismo e i supporti tecnologici che sarebbe sicuramente piaciuto a Marinetti.
Appuntamento domenica 28 febbraio alle ore 20,40 presso la Sala Trevi a Roma per “Sulle tracce del futurismo” nella versione definitiva, arricchita di nuovi contributi, mai proiettata a
Roma. Regia: Maurizio Carrassi, Fabio Solimini; da un¹idea e un progetto di Marco Rossi Lecce, in collaborazione con Enrico Crispolti; trattamento testi: Francesca Franco; musica: Alessandro Russo; grafica: Silvia Torri; origine: Italia; produzione: Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e Comunicazione; durata: 67′.
Girato in video-tape bianco e nero, mezzo pollice nel lontano 1979, in seguito alle ricerche compiute da Marco Rossi Lecce, in collaborazione con Enrico Crispolti, per ricostruire le vicende del pittore Carlo Erba e la storia dell¹ottavo plotone del famoso Battaglione Volontari Ciclisti e Automobilisti lombardo (VCA), dove, nel 1915, erano partiti volontari per la guerra i futuristi milanesi: Marinetti, Umberto Boccioni, Mario Sironi, Antonio Sant¹Elia, Luigi Russolo, Carlo Erba e Ugo Piatti. Li accompagnavano il pittore Anselmo Bucci, il critico e pubblicista Mario Buggelli e altri intellettuali.
Dopo l¹intervista a Gino Francioli, probabilmente unico ex-VCA ancora vivo all’epoca, il progetto si è ampliato ad altri temi e aspetti del futurismo, andando alla ricerca di personaggi che potevano dare un contributo originale alla ricostruzione degli eventi e dello spirito del tempo. Nascono così l’intervista allo scultore Marco Bisi, figlio della pittrice Adriana Bisi Fabbri, cugina di Umberto Boccioni: testimone della distruzione, nel 1927, di tutte le sculture in gesso di Boccioni e del miracoloso recupero di Sviluppo di una bottiglia nello spazio del 1912; l’incontro con l’aeropittore Tullio Crali che, interprete d’eccezione  delle poesie onomatopeiche di Marinetti, si esibisce nella declamazione di: La Battaglia di Adrianopoli; il racconto puntuale e partecipe di Giuseppe Sprovieri, pubblicista e critico d’arte nonché direttore della Galleria futurista attiva tra il 1913 e il 1914 a Roma e Napoli. Infine, la testimonianza della danzatrice e coreografa Giannina Censi, interprete ideale negli anni Trenta del Manifesto della Danza Futurista scritto da Martinetti nel 1917 e dei quadri di Enrico Prampolini, che alla fine degli Settanta è stata una figura nodale per la ricostruzione filologica delle danze futuriste compiuta da Silvana Barbarini.
Terminate queste riprese a Milano, Roma e Savona, dopo il 1980 il progetto
fu abbandonato, ma non per questo dimenticato dal suo ideatore, Marco Rossi Lecce. Il video è stato, infatti, oggi recuperato e restaurato da Interact su commissione dell¹Archivio Carlo Erba di Roma, curato da Marco Rossi Lecce e Francesca Franco, grazie alle preziose ricerche compiute dal cineasta Alberto Grifi sui metodi di restauro dei video-tape. Naturalmente i personaggi intervistati nel 1979-80 sono tutti scomparsi, ma nel 2008 è nata l’idea di partire da quell’avventura giovanile, per realizzare un vero e proprio film-documentario, integrando le cinque ore e mezza nuovamente fruibili del girato originario con riprese nuove a colori, materiali d’archivio raccolti negli anni, nuovi contributi filmati con interviste a Marco Rossi Lecce, Enrico Crispolti, Luigi Sansone e Silvana Barbarini.
La versione definitiva viene per la prima volta proiettata a Roma.
INGRESSO GRATUITO

(Pierino Vago – febbraio 2010)

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