Caso Eluana: interessanti riflessioni



ROMA – I dibattiti pubblici su Eluana, sul testamento biologico, sulla schedatura del Dna (trattato di Prum), ruotano sulle falsità dichiarate nelle arene televisive e sulla stampa da parte di personaggi di contrapposte ideologie, per cui nessuno, che non legga direttamente i disegni di legge, può capire il fine ultimo delle relative iniziative parlamentari.
Di seguito trasmettiamo una mail di Paolo Toso all’On. Lupi inviataci per conoscenza, nonché la nostra risposta.
Segreteria Lega nazionale contro la predazione di organi e la morte a cuore battente


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Gentile On. Maurizio Lupi,
mi chiamo Paolo Toso ed ho sentito su RaiNews24 un dibattito sul problema del testamento biologico (caso Eluana Englaro), dopo il quale, come cittadino, sono rimasto molto perplesso.
Perplesso perché da tempo le persone dicono una cosa e poi ne fanno un’altra: ogni azione è resa poco chiara e piena di ombre. Le informazioni che vengono spesso trasmesse in televisione sono frammentarie,
inutilmente enfatizzate e a volte distorte.
Ciò che mi ha perplesso maggiormente, rispetto alla legge che sarà presto promossa a riguardo del testamento biologico, è stata l’inutilità di un proprio scritto, anche di pugno, come espressione delle ultime volontà. Ciò mi sembra una cosa assai grave !
Se ormai non possiamo decidere in merito alla nostra salute alcunché, ho sempre creduto che rispetto alla morte potevamo avere una scelta (ricordo che una volta le ultime volontà di un morente erano molto sacre). Ora con questa legge non lo sarà più a meno che lei non mi spieghi in modo dettagliato come la persona potrà far valere i propri diritti.
Desidero sottolineare che ritengo il medico alla pari di un sacerdote, perché nelle sue mani stanno la salute fisica, psicologica e di conseguenza spirituale della persona. Ha una grande responsabilità che non può essere limitata dalla concezione di un lavoro, di una statistica o di una semplice routine o peggio dal denaro. Ritengo che la cultura di un medico debba andare ben oltre la semplice scientificità e sprofondi, se non nella teologia, nella filosofia più profonda. So che esistono seri medici e li ho conosciuti personalmente, so che ci sono gravi problemi economici, so che la società così come è non può continuare. Il problema reale però non è la scienza, ma l’uomo.
Un uomo che vive senza regole morali e che crede di poter fare qualsiasi cosa senza conseguenze.

Se quello che ho ascoltato di questa nuova legge è vero, la volontà personale o meglio ancora la volontà di un morente non sarà più valida e questa è una mancanza di rispetto non solo della persona, ma della sua dignità e credo. Poco importa se giusta o sbagliata, perché le sue scelte sono tra lui e la sua coscienza, tra lui e ciò che crede come Dio. Solo lui risponderà alla sua coscienza, così come chi deciderà per lui, risponderà del proprio comportamento alla propria coscienza, a ciò che crede e, forse, anche alla coscienza di chi non ha potuto decidere. Non avrà nessuna rilevanza il fatto che abbia seguito delle leggi umane o che non creda nello spirito o abbia il consenso di alte istituzioni, questo almeno dal mio punto di vista.

Se ritiene che debba esserci un tutore e ci sia equità a livello istituzionale e associazionistico, se ritiene che un governo laico sia rispettoso della libertà e della volontà popolare, se ritiene che la costituzione sia il primo valore di ogni cittadino, ritengo che ci sia un’associazione che da anni prevede nel proprio statuto quanto voi state cercando di promuovere: il tutore. Se lei si ritiene una persona prima che un politico, cercherà di dare spazio alla Lega contro la predazione degli organi a cuore battente di Bergamo quale associazione di rilievo in caso di coma. Può essere una scelta scomoda, ma dimostrerà alla sua coscienza la sua reale volontà.

Mi piacerebbe poter discutere personalmente con lei di questi argomenti e quindi conoscerla meglio.
Per questo motivo le lascio il mio recapito, qualora fosse per qualsiasi motivo nelle vicinanze ove risiedo.
Cordiali saluti

Paolo diacono Toso


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Gentile Acc. Paolo Toso,
non ho visto RaiNews 24 ma ho letto la stampa e il Disegno Di Legge n.10 Senato, primo firmatario Ignazio Marino "dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari". Sostanzialmente è un grande inganno, in quanto il DDL non garantisce la libertà di scelta terapeutica. Invece cavalca il caso Englaro e l’avversione ai trattamenti sanitari coatti, per portare avanti ben altro. Basta leggere l’art.1 comma a) per capire che il DDL introduce surrettiziamente l’uso del corpo "dopo la morte" (a cuore battente ) per ricerca e sperimentazioni
(ricorderà la PDL 5083 che avevamo fermato con l’Audizione del 14 luglio 2005 alla Commissione Affari Sociali della Camera) e "mescolando" la donazione del corpo con la donazione degli organi viene destrutturata la Legge 91/99 all’art. 4) e 5) per la manifestazione di volontà alla donazione degli organi e
tessuti.
In altre parole, giacché il Ministro della Sanità Sacconi e i ministri che lo hanno preceduto non hanno emesso il Decreto attuativo (atteso da 10 anni) previsto dalla L.91/99 art.5) per paura che i cittadini andassero in massa dichiarare il loro NO alla donazione, questo nuovo DDL sul testamento biologico andrebbe ad annullare quei minimi diritti già acquisiti con la L. 91/99, introducendo un’ulteriore confusione e un’anarchia istituzionalizzata a tutto vantaggio dei predatori: 26 articoli per ingannare il popolo.
La sua riflessione è molto opportuna e la ringraziamo di aver suggerito al parlamentare la strada più semplice già adottata da oltre due decenni dalla Lega contro la predazione di organi e la morte a cuore battente. Ma le strade semplici non permettono abusi.
Non conosco l’On. Lupi, presumo sia una sua stimata conoscenza; le sarò grata se
vorrà comunicarci la sua risposta.
Purtroppo coloro che hanno firmato on-line "l’appello per il diritto alla libertà di cura" che portava la firma di Ignazio Marino e dei suoi amici nel novembre 2008, non si sono preoccupati di leggere il disegno di legge, neppure l’art.1 e se l’hanno letto non l’hanno capito, accontentandosi dell’affermazione civetta "libertà di scelta".
Teniamoci in contatto. Grazie.
Con stima.
Nerina Negrello, Presidente Lega nazionale contro la predazione di organi e la morte a cuore battente

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