Fai: ecco 101 luoghi da salvare 



Fai: ecco 101 luoghi da salvare 

ROMA – "I luoghi del cuore", il censimento sui luoghi italiani da salvare promosso dal Fai (Fondo Ambiente Italiano) s’è concluso con oltre 110mila voti e la mappa di cento siti caratterizzati da abbandono o da rovina.
In cima alla classifica dei luoghi segnalati dai cittadini, con 7.052 voti, c’è il castello della Colombaia di Trapani, capolavoro le cui fondamenta risalgono addirittura ai cartaginesi. Il castello siciliano, a causa di un incredibile intrico burocratico che da anni ne ritarda il recupero, sta subendo un degrado sempre più accentuato. Carcere dal 1848 al 1965, è caduto poi in abbandono e a forte rischio di crollo. Il Comune di Trapani ha chiesto dal 2002 al demanio il passaggio di proprietà per affrontare i lavori di restauro e rifunzionalizzazione del forte, ma una lunga e complessa trafila burocratica irta di ostacoli ha finora impedito ogni intervento.
Al secondo posto, con 5.258 segnalazioni, troviamo la possibile scomparsa della storica Libreria Bocca nella Galleria Vittorio Emanuele di Milano, pezzo di storia della città entrata a diritto nei cuori di tutti i milanesi. La possibile chiusa a causa del nuovo contratto d’affitto insostenibile per un piccolo negozio.
Al terzo posto, con 4.737 voti, le antenne, sia quelle già esistenti sia quelle previste da un progetto regionale, di fianco ai resti di un albergo diroccato che deturpano lo splendido Monte Gennaro a Palombara Sabina (Roma).
A seguire, il rischio di abbattimento delle carceri storiche di Trento e di cementificazione dell’area militare in dismissione di Vitinia, nel Comune di Roma. Poi l’abbandono di Villa Sanna a Sassari e della Chiesa di San Ruffino a Mongiardino in provincia di Alessandria. Quindi le strade a Broni (Pavia), in Lomellina, un parcheggio a Firenze, il santuario della Madonna del Poggio a Solero (Alessandria).
Undicesimo posto per una delle spiagge più belle d’Italia – la baia dei Turchi a Otranto – deturpata dallo scheletro di uno stabilimento balneare. Quindi la Spiaggia del Vialone a Toscolano Maderno (Brescia), il degrado dell’organo storico di Faltona a Borgo San Lorenzo, in Toscana, e il rischio cementificazione dei trulli ad Alberobello, in Puglia.
Insomma, il patrimonio nazionale è a rischio in ogni angolo dello Stivale. Le maggiori segnalazioni al Nord (specie in Lombardia), dove evidentemente c’è più coscienza ambientale. In Sardegna dito puntato contro la speculazione edilizia, ad esempio a Baia Concas Caddinas, nel Golfo degli Aranci o a Baia di Santa Reparata a Santa Teresa di Gallura. Per il Molise 525 segnalazioni (trentunesimo posto) per il degrado di Rione Morricone a Civitacampomarano, seguito, per l’Abruzzo, dall’abbandono della chiesa di San Giusta a Montorio al Vomano (Teramo) e dagli ecomostri a Bucchianico (Chieti).
Non mancano le grandi città: a Torino si denuncia l’abbandono dello stadio Filadelfia, a Novara quello del castello, a Milano voti contro i graffiti sui muri e la cementificazione del Parco delle Cave, a Treviso si protesta per la polveriera, a Genova si evidenzia lo stato della Torre degli Embriaci, a Piacenza quello del lungo Po, a Ravenna quello delle antiche mura, a Pisa si denuncia il parcheggio a piazza San Sepolcro, a Livorno ci si lamenta per le Terme del Corallo, a Siena si teme per l’ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano (Comune di Sovicille), a Roma si punta il dito contro i cartelli pubblicitari in periferia e le inferriate al Pincio (ma c’è anche la copertura dell’Ara Pacis al novantesimo posto), a Foggia si protesta per le impalcature davanti alla cattedrale, a Napoli per come è ridotta la villa comunale, ad Enna per le cabine elettriche della chiesa di San Biagio. Più noti i casi di Civitavecchia, con la centrale a carbone, e l’Ilva di Taranto. A Cagliari, infine, c’è timore per la necropoli di Tuvixeddu,.
"La burocrazia spesso ci ostacola – spiega il presidente del Fai, Giulia Maria Mozzoni Crespi. "Anche se disponiamo dei fondi necessari per intervenire, spesso ci troviamo con le mani legate. E’ il caso per esempio della spiaggia di Sant’Andrea Apostolo dello Jonio, in provincia di Catanzaro, uno dei beni più votati nella scorsa edizione di I Luoghi del Cuore. Da tempo abbiamo chiesto l’istituzione di un’area protetta, ma attualmente è tutto fermo perché il Comune ha presentato a sua volta un progetto per la realizzazione nell’area di un lungomare carrabile con rotatorie, chioschi e bar che, se realizzato, riempirà la spiaggia di cemento. L’Italia ha i Beni più belli del mondo e gli oltre 110mila voti raccolti dal nostro censimento testimoniano che la società civile ne è consapevole. Non altrettanto si può dire dei nostri decisori".

(Antonella Cifelli)

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