Weekend da pallavolo



ROMA – Tutta Isernia sogna. La squadra di pallavolo Olio Pignatelli Isernia milita nelle parti alte della classifica della seria A2 e mira ai playoff per approdare nella massima serie. Sarebbe un traguardo storico per l’intero Molise. Intanto la squadra pentra continua a macinare risultati importanti. Domenica ha inflitto alla Canadiens Mantova una pesante sconfitta. Per la compagine lombarda, tra l’altro, si tratta del primo arresto del girone di ritorno. Ciò dà ulteriore valore alla prova dei ragazzi isernini che hanno offerto un gioco più di squadra, soprattutto nei momenti topici del match, rispetto a quello degli uomini di coach Marchesi che hanno fatto affidamento sui singoli, non riuscendo a mettere in
mostra quella coralità che li aveva portati ad essere l’unico sestetto imbattuto del 2009.
Così per la gara che è valsa il quinto posto (mentre la Nava Gioia del Colle, sul terreno amico, ha dovuto arrendersi al tie break allo strapotere della capolista Codyeco Santa Croce). Molisani e virgiliani sono partiti subito forte: l’equilibrio ha regnato fino al 13, necessaria conseguenza del gioco spregiudicato, sin dalla linea dei nove metri, delle due contendenti. Poi, prima della seconda sospensione tecnica, Isernia ha provato ad allungare suonando
per prima la campanella con un errore in battuta di Barbareschi. Tuttavia, il secondo tocco di Paolucci e l’ace di Nemec hanno riportato la situazione in parità. Nonostante le bordate tirate in battuta, i due estrosi palleggiatori, Valera e Paolucci, hanno chiamato in causa i centrali, così Walter per Mantova e D’Avanzo per Isernia si sono messi in mostra; proprio un primo tempo del centrale di Avella ha mandato a servire il corregionale Libraro, che ha fatto
un mezzo ace capitalizzato da Gemmi per il vantaggio definitivo (22-20). La serie di errori in battuta ha favorito la Pignatelli che si è portata sul 24, e il centrale Pagni, sempre valido sostituto di Peralta, non ha sbagliato il suo
servizio e con una battuta corta ha mandato in bambola la ricezione lombarda per l’1-0.
L’avvio di seconda frazione ha emulato quanto accaduto nel set precedente: equilibrio dettato dalla buona vena in attacco dei due sestetti con Valera che si è appoggiato con costanza su Darraidou, ma Gemmi e Libraro non sono stati da meno; per la Canadiens, Walter e Nagy hanno preso in mano le redini della situazione e sono stati proprio loro a premere sull’acceleratore per un +5 (15-20) che prima il muro di Pagni su Barbareschi e poi l’ace di Gemmi hanno provato ad annullare (18-20). Ma pur riavvicinandosi, la Pignatelli con un Gemmi davvero incisivo, non è riuscita a recuperare e Mantova ha pareggiato.
Il muro di D’Avanzo sul pari ruolo Nemec ha fornito il liet motiv alla terza frazione: un “di qui non si passa” che si è materializzato di lì a poco tra muri di martelli e centrali biancoazzurri e difese di Spampinato. Dopo la
diagonale di Nagy (3-3), Gemmi lo ha emulato e successivamente lo ha murato e prima del time out tecnico, al quale si è arrivati con l’errore in attacco del cubano Benito, c’è stato il tempo di rivedere all’opera l’argentino Peralta entrato per Pagni. E ancora un muro, questa volta di Valera, a dare avvio all’imprendibile manovra pentra in cui i martelli Libraro e Gemmi, autori rispettivamente di 19 e 18 punti, hanno fraseggiato tra le pieghe dell’attenta difesa ospite estasiando il folto pubblico. Il resto lo ha fatto l’insidiosa battuta flottante di D’Avanzo che ha portato la Pignatelli sul 20-9 conquistato con l’ennesimo muro su Nagy, muro che porta la firma di Gemmi. Marchesi ha provato a metterci una pezza cambiando la diagonale palleggiatore opposto: fuori Paolucci-Nagy e spazio all’esperto Mazzoleni e Frosini, ma i biancoazzurri hanno potuto amministrare in tranquillità chiudendo con un primo tempo di D’Avanzo.
Almeno fino al 12 la parità è tornata a farla da padrone nel set successivo, poi Libraro e una serie di errori in attacco della Canadiens hanno spianato la strada ai padroni di casa, che con un muro di Valera (il venezuelano ne metterà a
segno 4) su Frosini, nel frattempo entrato per Nagy, si sono portati sul 17-13. Mantova ha provato a rientrare in partita facendo leva sullo stesso fondamentale, il muro, che tanto sta facendo pendere la bilancia dalla parte dei molisani: Nemec ha bloccato prima Libraro e poi Gemmi riducendo il vantaggio locale ad una sola lunghezza, ma Libraro è salito in cattedra con una diagonale stretta da applausi a scena aperta e si è ripetuto anche dalla linea dei nove
metri quando la sua battuta ha consegnato l’assist a D’Avanzo per un tiro a porta vuota. Benito in pipe ha cercato di tenere a freno Isernia e lo stesso ha fatto Barbareschi, ma l’errore al servizio di Nemec ha mandato Gemmi sulla linea dei nove metri, il settempedano non ha forzato e la scelta è stata azzeccata: Paolucci è stato costretto a una palla scontata che Peralta ha murato agevolmente. A questo punto Marchesi ha chiamato time out avendo gli uomini di Fenoglio quattro palle match a disposizione; rientrati in campo, Gemmi ha optato nuovamente per un servizio piazzato che ha fatto traballare la ricezione virgiliana, quindi da manuale del volley: palla difficile è andata all’opposto, ma Frosini l’ha sparata out, mentre la Pignatelli e il suo pubblico hanno festeggiato la quindicesima vittoria stagionale e la quinta posizione in classifica.
Ora l’obiettivo diventa mantenere il piazzamento e migliorarlo: la quarta piazza di un Latina, quasi in caduta libera, è lì a sole due lunghezze. Domenica tutti al Palatiziano, al Flaminio di Roma, per sognare ancora…
(Maria Di Saverio)

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