ROMA/ L’ultimo straziante saluto alle due ragazze morte a Ventotene



ROMA – Nella chiesa di Sant’Anna a Morena, periferia sud di Roma, si sono svolti in forma privata i funerali di Sara Panuccio e Francesca Colonnello, le due studentesse romane di 14 anni morte schiacciate sotto il masso di Cala Rossano, nell’isola di Ventotene, durante una gita scolastica.
La messa, per volere delle famiglie, è stata chiusa ai politici e ai giornalisti.
Sandrina De Prosperis, amica della mamma di Francesca, ha scritto una lunga lettera: “Le migliori persone vengono chiamate. Vuol dire che il loro compito sulla terra non era abbastanza riconosciuto e Dio ha pensato di raddoppiare gli angeli nel paradiso. A voi genitori rivolgo il più sentito dolore materno. I figli non sono nostri ma un dono di Dio dato in prestito da accudire fin quando lui non vi scelga come angeli prediletti”.
Gianni Alemanno, sindaco di Roma, ha sottolineato come “due bambine non possono morire, e soprattutto non possono morire quando sono affidate a istituzioni pubbliche”.
Una tragedia assurda che alimenta ennesime polemiche sulle gite scolastiche, specie quando queste assumono un valore più ludico che culturale. Ventotene, del resto, non è Siena o Firenze.

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