Ospedale di Larino: tra timori e rassicurazioni



LARINO (CAMPOBASSO) – Continua a gettare acqua sul fuoco il governatore molisano Michele Iorio. Il temuto ridimensionamento dell’ospedale di Larino è costata al presidente regionale, nei giorni scorsi, la dura contestazione da parte della cittadinanza durante la sua presenza ad un evento nella città frentana.
Se a metà gennaio, incontrando il primo cittadino del centro molisano, Guglielmo Giardino, ed i rappresentanti del comitato spontaneo a difesa del nosocomio cittadino, il governatore aveva dovuto far riferimento ad "indicazioni che ci vengono dal governo nazionale", pur bilanciandole con l’assicurazione che "i cittadini e i loro bisogni sono al centro delle nostre attenzioni e rappresentano i terminali di ogni forma di programmazione socio-sanitaria", ora Iorio, titolare anche della delega alla Sanità, è quanto mai diretto, incontrando nuovamente presso la giunta regionale, il sindaco e gli amministratori di Larino, congiuntamente ai rappresentanti del comitato dei cittadini nato per la difesa dell’ospedale: "Non è mai stata intenzione di questo esecutivo – sottolinea il presidente – chiudere l’ospedale di Larino. Riteniamo con estrema convinzione, invece, che questo nosocomio debba far parte a pieno titolo del servizio sanitario regionale offrendo prestazioni alla città di Larino e al territorio circostante. Il tutto accompagnando, nel contempo, lo sviluppo e la crescita oltre che al miglioramento della qualità della vita di quest’area – conclude il governatore.
"Si sono diffuse in questi giorni notizie non corrispondenti alla verità circa la paventata chiusura del nosocomio di Larino – continua Iorio. "Abbiamo in mente al contrario di aumentare i servizi puntando sull’implementazione e sulla creazione ex novo di prestazioni di eccellenza. Mi riferisco alla camera iperbarica, alla riabilitazione di qualità, all’oculistica e ad altre e nuove iniziative che vadano a colmare i gap di offerta non solo del "Vietri", ma dell’intero sistema sanitario regionale.
Pensiamo alle strutture di Larino e di Termoli come ad un solo ospedale diviso in due presidi che interagiscono tra loro e danno prestazioni quantitative e qualitative di livello agli utenti. Taglieremo nel prossimo anno i costi inutili, lucrando gli opportuni risparmi, ma implementando i servizi, pensiamo di poter rientrare economicamente di altre risorse anche attraverso la riduzione, se non l’eliminazione, degli enormi costi che dobbiamo sostenere annualmente per pagare le prestazioni che i cittadini molisani vanno a farsi dare in strutture extraregionali – prosegue il governatore. "L’emigrazione sanitaria, infatti, e i costi ingenti che ne derivano, rappresenta senza dubbio un elemento molto negativo del bilancio regionale. La riduzione della emigrazione dunque avrà un benefico risultato, sia sui conti sanitari, ma anche sulla vita dei cittadini che non dovranno sottoporsi ai lunghi e disagiosi trasferimenti in aree limitrofe".
Insomma Iorio esclude per l’ospedale un ridimensionamento in base al nuovo Piano sanitario regionale. Tuttavia non vengono escluse nuove iniziative da parte del comitato a difesa dell’ospedale "Vietri", diventato ormai permanente, che respinge al mittente anche accuse di strumentalizzazione politica.
Di certo la politica regionale deve affrontare il nodo della sanità molisana, causa uno dei più alti deficit a livello nazionale. Nei mesi scorsi analoghi timori sono stati espressi dagli abitanti di Agnone e di Venafro per un eventuale ridimensionamento dei rispettivi nosocomi.

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