Molise: è processo d’appello per la scuola di San Giuliano



Molise: è processo d’appello
per la scuola di San Giuliano

SAN GIULIANO DI PUGLIA (CAMPOBASSO) – E’ in corso a Campobasso il processo d’appello per il crollo del solaio di copertura di parte della scuola "Francesco Jovine" di San Giuliano di Puglia, in provincia di Campobasso, durante il sisma del 31 ottobre 2002. La sopraelevazione era stata effettuata soltanto qualche tempo prima.
Sotto le macerie dell’edificio scolastico rimasero intrappolati 57 bambini, 8 insegnanti e 2 bidelli. Al termine di una notte di scavi, la macerie restituirono 27 salme di alunni e di una maestra. Costruttori e amministratori sono accusati di aver violato le regole che riguardano le costruzioni. La loro difesa si basa essenzialmente sul fatto che è stato il terremoto a provocare il crollo.
Massimo Di Noia, l’avvocato del Comitato vittime, chiede le stesse condanne del procuratore generale: dai tre a i sette anni di carcere per i sei imputati (l’ex sindaco di S. Giuliano, due tecnici e tre imprenditori). Le accuse sono omicidio colposo plurimo, lesioni colpose e disastro colposo.

Per i due tecnici tra le accuse c’era anche il concorso in falso ideologico."Vogliamo giustizia – spiega Di Noia – e non vendetta e che siano riconosciute le colpe umane".
Il legale contesta "in toto" l’assoluzione di primo grado, avvenuta il 13 luglio 2007 e che ha scatenato forti reazione nel Comitato vittime: "Le norme precauzionali – ha spiegato in aula – non sono state rispettate nel costruire la sopraelevazione della scuola". L’avvocato ribadisca la tesi dell’accusa, cioè che l’edificio fosse fragile. "Bisognava effettuare il collaudo statico – sottolinea il legale – e non sostituirlo con un semplice certificato di agibilità".
Il processo riprenderà nella Caserma regionale dei carabinieri a Campobasso il prossimo 4 febbraio con le altre quindici parti civili.

A San Giuliano di Puglia, intanto, funziona una nuova scuola. A seguito di questa tragedia si è proceduto a ridisegnare le mappe del rischio sismico e a definire quali edifici pubblici debbano essere sottoposti ad interventi di adeguamento alle norme di sicurezza antisismiche.

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