La “dolcezza” di Agnone



La "dolcezza" di Agnone

AGNONE (ISERNIA) – E’ certamente uno dei ragazzi più "dolci" di Agnone. Parliamo di Michele Labbate finalista insieme con altri sedici maestri cioccolatieri dell’Italian Chocolate Master, concorso biennale noto come la più prestigiosa competizione italiana di cioccolateria e dedicata all’uso creativo del cioccolato in tutte le sue forme.
Figlio d’arte di papà Nino e mamma Ines della Labbate&Mazziotta, artigiano conosciuto da tutti per il suo innato talento, Michele, non ancora trentenne, si cimenterà dal 17 al 19 gennaio prossimi a Rimini nel Sigep, il 30° Salone Internazionale della gelateria, pasticceria e pianificazione artigianali, per raggiungere il gradino del podio più ambito che lo porterebbe a Parigi, nel prossimo mese di ottobre, a rappresentare i colori "azzurri" dell’Italia in una sfida che vedrà ben 24 campioni provenienti da tutto il mondo impegnati nella creatività del mondo del cioccolato nel Word Chocolate Master.
Giunta quest’anno alla terza edizione l’Italian Chocolate, è una vera palestra di creatività dolciaria studiata proprio per esaltare i professionisti del cioccolato e le tecniche di lavorazione più moderne dello stesso.
Tema del 2009 è l’Alta Moda. I sedici finalisti, che rappresentano già i più talentuosi d’Italia, dovranno dunque realizzare creazioni gustose in sintonia col tema. E più in particolare dovranno creare due cioccolatini, una torta al cioccolato, una monoporzione sempre a base di cacao. Ma su tutto dalle loro mani dovrà venir fuori una rappresentazione artistica alta almeno un metro, ovviamente realizzata interamente di cioccolato.
"Non è stato facile prepararsi per il concorso – afferma Michele Labbate – perché il livello della competizione di quest’anno sarà molto alto e dovrò confrontarmi con i migliori cioccolattieri italiani".
Non nasconde una certa emozione Labbate. Ma dentro ha l’adrenalina giusta per affrontare una gara così impegnativa che lo proietterebbe – lui proveniente da Agnone, piccolo centro della dorsale appenninica italiana – nel gotha dei maestri del cioccolato.
"La passione per il mio lavoro – aggiunge il giovane agnonese – mi da gli stimoli giusti per allenarmi al meglio e raggiunger così buoni risultati. Ce la metterò tutta – conclude Michele – per far fare ad Agnone e al Molise una degna figura e, se sono arrivato in finale, vuol dire che fino ad ora non mi sono comportato affatto male. Credo che possa giocarmela alla pari con tutti i miei colleghi che, certamente, hanno molta più esperienza di me".
Le mani di Michele Labbate da tempo modellano il cioccolato così come si fa con l’argilla e la cera allenandosi su un prototipo che a Rimini, la settimana prossima prenderà vita.
"Il pezzo artistico che proporrò lo reputo davvero molto bello, ma per scaramanzia, per il momento, resta nella mia mente e nei modelli realizzati" commenta Labbate. "Sicuramente dopo la gara ne preparerò due copie che verranno esposte nelle pasticcerie di Agnone ed Isernia". Ed auguriamo a Michele che le copie del dopo-competizione non siano scure come il cioccolato. Ma che possa metterci su una velatura d’oro per richiamare il gradino del podio più alto da conquistare ed abbia come sottofondo musicale quella "Vie en Rose" di Parigi. Una Ville Lumiere che si spera brillerà anche per il cioccolato di Agnone e di Michele Labbate.

(Vittorio Labanca)

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