“Cammina, Molise!”: ecco il “tassello” 2009 



"Cammina, Molise!": ecco il "tassello" 2009 

ROMA – Si riparte. "Cammina Molise!", la manifestazione che da 15 anni rappresenta un fiore all’occhiello dell’offerta molisana, modo originale e proficuo di conoscere il territorio attraverso qualche giorno di "camminata", presenta l’edizione 2009 che toccherà l’Alto Molise e il Basso Abruzzo, zone tra le più suggestive dell’Italia centrale.

Il percorso, nel dettaglio, attraverserà dal 6 al 9 agosto le terre comprese tra il complesso montuoso delle Mainarde, l’alta valle del Volturno, l’alta valle del Sangro e l’Alto Molise, a nord, abbracciando una vasta area dell’entroterra centroappenninico al confine tra la provincia d’Isernia e quella de L’Aquila.
La marcia, che si svolgerà tutta nella provincia di Isernia, partirà da Castel San Vincenzo ed attraversando l’agro di dieci paesi – Cerro al Volturno, Rionero Sannitico, Castel di Sangro, San Pietro Avellana, Vastogirardi, Ateleta, Sant’Angelo del Pesco, Pescopennataro, Castel del Giudice, Capracotta – terminerà ad Agnone.

L’obiettivo primario, come spiegano gli organizzatori, è quello della lettura di un territorio, in larga parte poco conosciuto fuori dai rispettivi confini regionali, che comprende paesaggi incantevoli (numerosi, ad esempio, i fiumi e i torrenti), ma anche emergenze naturalistiche e storico-culturali che solo camminando si riescono a valutare.
I tratturi, gli antichi sentieri, carrarecce,  mulattiere e strade vicinali e interpoderali, saranno le piste preferite che porteranno i marciatori ad attraversare il territorio interessato alla manifestazione.

L’attraversamento dei paesi sarà accompagnato da feste popolari e visite guidate. Ogni paese attraversato preparerà infatti la propria accoglienza ai marciatori, nello spirito genuino della tradizionale ospitalità della gente molisana (e abruzzese). Durante la manifestazione visite mirate, mostre, incontri ed altre manifestazioni culturali coglieranno gli aspetti più significanti della conoscenza e delle problematiche del territorio attraversato.

Sarà possibile imbattersi, dal punto di vista storico-naturalistico, in tratti dei tratturi Celano-Foggia e Ateleta- Biferno, nella sorgente del Volturno, nel lago di Castel San Vincenzo, nella riserva MAB di Montedimezzo in agro di Pescopennataro. Nonché nello splendido scenario naturale di Prato Gentile di Capracotta e nella caratteristica località di Rocca Cinquemiglia in agro del comune di Castel di Sangro.

Le testimonianze storiche offrono l’Abbazia di San Vincenzo a Volturno, il castello Pandone di Cerro al Volturno, il Tempietto italico di Vastogirardi, il palazzo Caldora a Castel del Giudice e il palazzo baronale di Capracotta. L’itinerario dell’arte sacra e barocca comprende la chiesa di S. Bartolomeo Apostolo di Pescopennataro, la chiesa di Santa Madonna del Carmelo di Castel del Giudice, numerose chiese, tra cui quella di San Francesco e il convento dei Frati Filippini in Agnone.

Numerosi i musei: quello della civiltà e del costume d’epoca di San Pietro Avellana, il museo della civiltà contadina di Ateleta, il museo della pietra di Pescopennataro  Ed ancora le botteghe artigiane: la lavorazione del rame, dell’oro e la confezione dei confetti e la storica Fonderia di campane Marinelli ad Agnone.

Il percorso complessivo copre all’incirca 120 chilometri. Numero non elevato per permettere di affrontare la marcia con maggiori tempi a disposizione, sfruttabili sia per le visite guidate sia per gli incontri con le varie cittadinanze. E’ previsto un maggior numero di partecipanti rispetto alle edizioni precedenti.

Sarà replicata l’intelligente iniziativa della "Cattedra itinerante"a cura dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia: durante la marcia saranno organizzati incontri, oltre che con i marciatori, con le scolaresche dei paesi attraversati, al fine di fornire notizie storiche, archeologiche, naturalistiche e paesaggistiche. Un momento di importante riappropriazione della propria identità storico-culturale e di capire quali siano i più moderni indirizzi di sviluppo economico che gli operatori locali si sforzano di attivare per i nostri territori interni.

"Siamo convinti che il futuro dei nostri centri montani, duramente falcidiati nei decenni scorsi da una forte emigrazione e ridotti all’isolamento economico e sociale che ancora perdura, si costruisce solo se si riesce a capire il presente, avendo conoscenza del proprio passato – spiegano i promotori dell’evento. "La manifestazione vuole significare, nell’attraversare i centri interessati alla marcia, che il voler percorrere la strada delle proprie origini è anche avere il coraggio della speranza; per questo si favoriscono gli incontri con la cittadinanza il giorno stesso dell’arrivo nella località da attraversare, per dibattere delle tematiche più importanti, la ricerca verso il nostro passato (storia ed archeologia, cultura contadina, dialetto, usi e costumi, etc.), la denuncia costruttiva del presente e studio del territorio e le proposte per il futuro, quali turismo rurale, artigianato, tutela ambientale"..

Tra le collaborazioni a "Cammina, Molise!", oltre a quelle degli enti pubblici e delle associazioni già citate, ricordiamo quelle di Italia Nostra, dell’Altritalia Ambiente, del Forum delle Associazioni Ambientaliste molisane, dell’Associazione "Forche Caudine" di Roma, de "Il Bene Comune" e di alcune associazioni equestri.

L’associazione "La Terra", costituita soprattutto da persone originarie di Duronia che vivono a Roma, da anni persegue un programma che mira principalmente a riappropriarsi della "politica partecipata" e di favorire uno sviluppo eco-sostenibile per il Molise. Cercando, per il primo punto, di dare ai cittadini gli strumenti necessari per il confronto democratico e per il controllo della trasparenza di chi è delegato a rappresentarli. E mettendo in atto una strategia nuova che sviluppi l’impegno politico attivo, collegandolo a concrete iniziative progettuali che mobilitino energie, mettendo insieme impresa, solidarietà e cittadinanza attiva. Sul fronte ambientale l’associazione intende difendere, recuperare e rivalutare le risorse territoriali come la difesa del suolo e delle acque, il rimboschimento delle aree montane, la creazione di parchi naturali, la valorizzazione dei siti archeologici, religiosi e paesaggistici, il rinnovamento dell’agricoltura, dell’allevamento e dell’artigianato, impegno condiviso anche dalle altre associazioni che collaborano all’affermazione dell’evento.

La predisposizione di piani di recupero dei centri storici, non solo per fini museali ma con l’esplicito intento di ricreare la vita sociale a dimensione umana, favorendo le attività artigianali legate alla pietra, al ferro ed al legno ed a tutte le mansioni commerciali e di servizio, capaci di garantire un adeguato sviluppo che incentivi la volontà di "abitare il paese" è un altro punto centrale dell’impegno associazionistico.

"Cammina, Molise!" rientra proprio nell’impegno di valorizzare i momenti di socializzazione culturale e sportiva, promuovendo nel contempo le aree interne in un piano di sviluppo eco-sostenibile, al fine di incentivare le attività legate all’agriturismo ed all’artigianato.

Un lavoro, come spiegano i promotori, di "incastonatura delle pietre preziose" sparse nel territorio molisano. Definizione quanto mai efficace.

L’esempio di Jelsi

I promotori di "Cammina, Molise!", di questi lunghi anni di esperienza nei vari angoli del territorio regionale, ricordano con particolare attaccamento la realtà del comune di Jelsi.

"In questo paese esiste una amministrazione comunale aperta e dinamica che si è posto come obiettivo primario quello di far leva sui giovani e sulle forti tradizioni culturali locali per rilanciare il proprio paese – spiegano i promotori della manifestazione.

"Operano qui varie associazioni, ma quella che senza dubbio appare più laboriosa è l’associazione San Amanzio, cui fa riferimento una schiera di giovani, molto legati al paese, preparati e motivati, capaci di offrire una lettura molto attenta del proprio territorio. Così, constatando la fecondità di questa realtà, non ci siamo lasciati perdere l’occasione di proporre la chiusura del "Cammina, Molise !" 2006 proprio a Jelsi. La conclusione del trekking in effetti è stata eccezionale: i camminatori hanno potuto fruire di un’accoglienza molto apprezzata perché calorosa ed articolata in varie situazioni di conoscenza.  Le settimane successive negli incontri, programmati per stabilizzare la collaborazione, avuti tra il coordinamento di "Cammina, Molise !", il sindaco di Jelsi ed i rappresentanti dell’associazione San Amanzio, è maturata la decisione di sperimentare una uscita invernale del "Cammina, Molise !" in agro del comune di Jelsi interamente gestita dall’associazione San Amanzio. Altri trekking si erano svolti in precedenza, con le peculiarità del "Cammina, Molise !" ("Cammina, Duronia !", "Fossalto e dintorni", "Festa sul Tratturo", etc.), in collaborazione con i Comuni,  le pro-loco o le associazioni di base, ma mai nessuno nel periodo invernale e per più di un giorno.

La novità e la conseguente scommessa dell’esperienza che si stava promuovendo consisteva appunto nella gestione, nel periodo e nella durata. Il primo giorno cinquanta persone hanno camminato per 15 chilometri lungo il percorso nell’agro del comune di Jelsi. I marciatori, provenienti per lo più da Roma e da Campobasso, ma molti erano i locali, sono stati accompagnati dai giovani amici dell’associazione San Amanzio, che hanno curato tutta la organizzazione: pulitura dei sentieri, cattedra itinerante, accoglienza nei posti di ristoro, esibizione di artisti legati alla tradizione folclorica locale e tutto il resto. Interessante tutto il percorso, che ha permesso ai marciatori di conoscere un ambiente ancora integro, storia e costumi di un paese ancora vivo. In serata la visione dei documentari di Pierluigi Giorgio e poi il convegno. Altrettanto riuscita la camminata del secondo giorno che ha mostrato ai partecipanti le più importanti emergenze artistiche e architettoniche presenti nel centro abitato e che si è conclusa con la visita all’esposizione dei carri della Festa del Grano.
 
Il confronto è stato vivo – concludono i promotori di "Cammina, Molise !" – ed è stata ribadita la necessità di formulare una proposta che si inserisca nella valorizzazione dei paesi e del territorio dell’entroterra molisano, inteso come fattore prioritario nella prospettiva di uno sviluppo possibile della regione Molise".


Per informazioni su come partecipare: www.laterra.org.
 

(Giampiero Castellotti)


 

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