Marinelli di Agnone: azienda da primato



AGNONE (ISERNIA) – Da 1008 anni l’azienda è sempre in mano alla stessa famiglia. I Marinelli di Agnone, piccolo centro dell’Alto Molise. Venti dipendenti tra cui cinque appartenenti alla storica famiglia. Un’anzianità di servizio, per la fonderia molisana di campane, ora certificata anche dalla prestigiosa Family Business, rivista americana specializzata proprio in aziende familiari. Il periodico statunitense ha aggiornato la sua prestigiosa classifica delle aziende familiari più antiche e le imprese italiane conquistano sei posti tra i primi dieci. Primato davvero invidiabile.

L’azienda di Agnone, nata nell’anno 1000, epoca in cui Papa Silvestro II, il primo pontefice francese della storia, diventa noto come il creatore dell’Ungheria, rappresenta degnamente l’Italia in questo Libro d’oro delle imprese familiari, conquistando il secondo posto, ex aequo con la cantina francese Chateau de Goulaine.

Il primato di questa originale classifica spetta ad un albergo termale giapponese, l’Houshi Onsen, fondato da un monaco buddista nel luogo indicato dal dio del Monte Hakusan. Dal lontanissimo anno 718 è sempre nelle mani della stessa famiglia. Ha conquistato la vetta un po’ a sorpresa, scalzando la Kongo Gumi, società giapponese impegnata nella costruzione di templi buddisti: è nata nel 578 ma nel 2006 è stata acquisita dal gigante dell’edilizia Takamatsu. Per cui addio classifica.

Il Belpaese è presente con altre rinomate aziende. Al quarto posto troviamo la Barone Ricasoli, storico produttore di vino e olio d’oliva nato a Siena nel 1141, oggi presente nel castello di Brolio, in provincia di Siena, nel cuore del Chianti Classico. Al quinto posto un nome storico del vetro italiano, la Barovier & Toso, di Murano (Venezia). Italiani anche all’ottava posizione: troviamo la toscana Torrini, impresa produttrice di gioielli fondata dal capostipite Jacopo nel 1369. In nona la Antinori, che produce vino dal 1385. Tricolore anche per la decima posizione: è della Camuffo di Portogruaro (Venezia). impresa costruttrice di imbarcazioni, nata nel 1438.

Le ceramiche di Grazia Deruta, azienda attiva a Torino dal 1500, hanno conquistato, oltre al mercato statunitense, anche la dodicesima posizione. Poi c’è Beretta, produttore di armi di Gardone (Brescia). Al trentunesimo posto la Cartiera Mantovana, fondata nel 1615 dalla famiglia Marenghi, oggi guidata da Cristina Marenghi e figli. Poi la calabrese Amarelli Fabbrica de Liquirizia di Rossano Scalo (1731), la laneria Fratelli Piacenza di Pollone, in provincia di Biella (1733), la Fonderia Daciano Colbachini di Padova (1745), il Lanificio Conte di Schio, provincia di Vicenza (1757).  

La prestigiosa fabbrica molisana delle campane, che guida la "cordata" delle imprese italiane, conserva la memoria della propria lunga storia in un suggestivo museo aperto da qualche anno ad Agnone. Nata come come fonderia delle campane del Papa, missione che continua onorevolmente a svolgere, la fabbrica pontificia raccoglie nello scrigno dei ricordi una campana gotica che la tradizione vuole sia stata fusa mille anni fa e un documento che riporta la fusione ad Agnone di una campana di due quintali fatta da Nicodemo Marinelli "campanarus" nel 1339 per una chiesa ciociara.

Pasquale Marinelli racconta che tecniche e metodi di lavorazione delle campane sono analoghi a quelli di mille anni fa. Attualmente l’azienda molisana è impegnata a realizzare una campana per la basilica di San Paolo a Roma.

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