Eolico in Molise: partono due impianti



FROSOLONE (ISERNIA) – Ancora eolico in Molise. I due nuovi campi eolici molisani sorgono a Frosolone (Isernia), comune che ha già un’altra struttura in funzione, e a Civitacamporano (Campobasso). 

A Frosolone un campo eolico c’è già da quasi vent’anni. Uno dei primi in Italia, soprattutto in alta montagna. Il Gruppo Enel l’ha riqualificato negli anni scorsi, inaugurandolo a marzo 2008.

Ora ne ha realizzato un secondo, la struttura più estesa istituita nel 2008 dalla società elettrica nazionale. Il sito si trova in località Acquapruzza, sulla strada per Colle dell’Orso, e comprende anche il territorio del comune di Macchiagodena. L’Enel ha classificato le due strutture come Acquaspruzza 1 e Acquaspruzza 2. Entrambe forniscono energia rinnovabile a 26mila famiglie, evitando emissioni di circa 55mila tonnellate all’anno di CO2, gas serra ritenuto tra i principali responsabili del cambiamento climatico. L’investimento complessivo è di 39 milioni di euro.

A Civitacampomarano, patria di Vincenzo Cuoco,  la struttura sorge in località Monterosso.

I nuovi impianti sono costituiti da 42 pale eoliche, per una potenza installata totale di 39 megawatt.

La produzione attesa è di circa 88 milioni di kilowattora all’anno, come spiega una nota dell’Enel.

I tre impianti, i due di Frosolone e quello di Civitacampomarano, contano 50 aerogeneratori, per una potenza di circa 46 megawatt: produrranno a regime 105 milioni di kilowattora, capaci di soddisfare i consumi annui di 38.500 famiglie complessive, evitando l’emissione in atmosfera di 78mila tonnellate di CO2, gas serra.

Con questi avviamenti, i sesti di campi eolici nel 2008, Enel Green Power ha aumentato di quasi il 21% la potenza eolica installata rispetto al 2007: oggi in Italia ammonta quindi a 381 megawatt, mentre all’estero sono 677 i megawatt installati.

"La progettazione dei parchi eolici in Italia ha un significato diverso dal resto d’Europa – spiega una nota dell’Enel. "Esistono infatti fattori ambientali con cui confrontarsi quali l’alta densità abitativa, il valore paesaggistico, della fauna e della flora e la diffusa presenza di beni storici o archeologici da tutelare; fattori legati alla conformazione del territorio quali siti localizzati su stretti crinali, spesso inaccessibili, con limitata libertà di posizionamento delle macchine e condizioni di vento complesse da valutare. Altri vincoli sono invece stabiliti in modo diversificato dalle autorità locali che sempre più spesso definiscono delle proprie linee guida di progettazione. Non ultima è da considerarsi la valorizzazione sociale del territorio che consiste nel creare le condizioni per la fruizione dell’area dell’impianto sia per le attività preesistenti, in molti casi agricole o pastorizie, che nel realizzare nuovi spazi vivibili dalla comunità. Per questo – spiega l’Enel – abbiamo creato uno stile nuovo in cui il capovolgimento dell’idea tradizionale di impianto eolico attraverso il contributo di creatività e innovazione garantirà la salvaguardia del paesaggio italiano".

La prossima inaugurazione eolica dell’Enel in Molise interesserà il Comune di Roccamandolfi (Isernia).

(foto di Tiziano Primerano)

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