BOX/ Acquistarli? Ma non “sulla carta”



ROMA – Ne sanno qualcosa i cittadini che hanno acquistato un box “sulla carta” in fase di costruzione a ridosso della Tuscolana da parte di una società privata: versato il 30% della quota d’acquisto di una delle due opzioni (75mila o 90mila euro) e sognata la fine del calvario del cercare parcheggio in zona, i malcapitati hanno avuto l’amara sorpresa del blocco del cantiere da parte della magistratura.
C’è anche chi di box ne ha acquistato più di uno, svuotando le proprie casse in cambio di un bene ancora non disponibile.
Collegata alla vicenda dei box in zona anche l’arresto di due tecnici del IX e del X Municipio comunale con l’accusa di concussione nel settore dell’edilizia. Nel corso dell’inchiesta è emerso, secondo l’accusa, una sorta di centro di potere organizzato proprio da coloro che invece avrebbero dovuto fare rispettare la normativa edilizia. Forti della loro posizione i due funzionari hanno costretto un imprenditore a pagare delle mazzette. Dai 15 mila euro per evitare il sequestro di un manufatto edilizio abusivo ai 50 mila richiesti per non ostacolare la pratica che riguardava la costruzione, appunto, di box sulla Tuscolana.
Per i cittadini-acquirenti diverse lettere e periodi d’ansia in attesa che la giustizia – non si sa quando – metta la parola fine alla complessa vicenda.

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