Gay Pride Molise 2018 (e non 1018)



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Sabato 28 luglio 2018 sfilerà a Campobasso il primo Gay Pride nella storia molisana. Tale evento, a seconda della cultura e della sensibilità individuale, può piacere o non piacere. Tra i detrattori non mancano persino esponenti della comunità omosessuale, che non apprezzano l’esternazione spettacolare del gusto sessuale o dell’essenza di genere. Ma il Gay Pride rientra indiscutibilmente in una manifestazione di libertà. 
Non comprendiamo, allora, dal momento che si tratta di un’iniziativa ormai di routine in tutto il mondo, perché in Molise il Gay Pride debba suscitare tante polemiche. Il Comune di Campobasso, pur con posizioni contrastanti, ha concesso il patrocinio gratuito alla manifestazione. La Regione Molise, invece, lo ha negato. Ovviamente i vescovi delle diocesi molisane c’hanno messo del loro, richiamando al “rispetto di etica e religione”. Giustissimo, perché i limiti di una qualsiasi manifestazione sono proprio nel rispettare le opinioni altrui. Ma l’atteggiamento dovrebbe essere reciproco.
Per ora la sola intolleranza è venuta dal solito mondo social. L’Arcigay Molise ha denunciato la presenza di una “gif” animata con un uomo armato di lanciafiamme postata per pochi secondi sulla pagina Facebook del “Molise pride”. Solo qualche giorno fa, in un ristorante del quartiere San Giovanni a Roma, due clienti gay si sono ritrovati sulla scontrino la scritta “Pecorino no, frocio sì”. E’ davvero inconcepibile che nel terzo millennio si debba assistere a questi atteggiamenti tipici dei secoli bui del medioevo. Speriamo che il Molise, sabato prossimo, dimostri di esserne uscito fuori da un pezzo. 

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