Monti? Meglio staccare la spina



Sono ore drammatiche per l’economia italiana. Le agenzie di rating, amiche del premier, che continuano a declassare l’Italia, Moodys in testa, con manovre di vero aggiotaggio. I poveri conclamati che diventano otto milioni. Lo spread, causa della nascita del governo tecnico, che supera 500. Il rigore a senso unico impoverisce le famiglie e taglia i servizi essenziali. I disoccupati che ormai superano abbondantemente il 10%, quelli giovani il 40%. Migliaia di esodati senza stipendio e senza pensione. L’Imu e l’Iva che colpiscono i ceti meno abbienti, riducendo drasticamente i consumi. Le pensioni distrutte. Migliaia di aziende chiudono o delocalizzano. I pagamenti da parte della pubblica amministazione arrivano sempre più in ritardo. Il famoso piano di sviluppo si è dimostrato una bufala ed inesistente, con cifre sballate od inventate. I tagli adottati sono lineari e peggiori di quelli di Tremonti. Infine abbiamo raggiunto la tassazione più alta del mondo, con il 55%, e cioè fino a luglio abbiamo lavorato solo per lo Stato.
Il mondo della finanza, delle banche e del potere economico sta distruggendo il Paese e l’Europa.
In compenso abbiamo una signora di 78 anni, proveniente dal mondo bancario, a presidente della Rai, dove per il 90% si tratta di canzoni e ballerine. Altri tecnici infilati da tutte le parti nelle Autority, nei Comitati, nei Consigli e nelle Commissioni. Insomma siamo invasi da “tecnici” per consigliare il governo tecnico.
Basta con i tecnici che non risolvono, con i ragionieri che sbagliano i conti, con i presuntuosi senza sostanza.
La loro stagione è finita. Si è concesso credito e credibilità rivelatisi fasulli. Si stacchi subito la spina e si vada ad un governo politico di responsabilità nazionale. Diversamente si torni al voto e quindi al giudizio popolare. Perdere ulteriore tempo è veramente criminale. Cosa deve accadere di più, quali danni dobbiamo ancora subire da Monti e dai suoi professori ?
E’ urgente una patrimoniale seria sui grandi patrimoni, una tassazione al 20% sui capitali scudati, una tassazione al 20% sulle intermediazioni finanziarie, la revoca delle commesse militari dirottando i 15 miliardi degli aerei F35 alla sanità pubblica, ririrare le missioni militari dall’estero, procedere senza lungaggini tecnocratiche alla dismissione del patrimonio, non strategico, dello Stato per almeno 400 miliardi, come previsto da Amato, ridurre i costi delle politica abolendo da subito Province, Enti inutili ed eliminando i 346mila consulenti esterni della pubblica amministrazione.
Insomma è arrivato il momento di pensare concretamente ad una ridistribuzione della ricchezza dove chi più più possiede più deve dare, l’evasione fiscale non può più essere consentita e va combattuta seriamente in un momento di talè gravità.

Angelo Sollazzo
ex parlamentare Psi
originario di Fossalto (Cb)

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