La “Paura e la speranza” di farla franca…



Essendomi sorbito “La Paura e la Speranza” che un mio amico mi aveva spedito chiedendomi di leggerlo e di dirgli cosa ne pensassi, mi sembra che come intellettuale Tremonti vale poco. Come Ministro anche meno. Ma la tempra dell’uomo, è stata messa a nudo dall’affaire Milanese-appalti-nomine-pedinamenti-spiate, in un misto di arroganza e piccolezze, che hanno indignato anche i suoi fedeli seguaci della Lega e i pasdaran del regime belusconiano, annidati nei fortini cartacei di Libero e il Giornale.
Ma nonostante il diluvio di critiche piovute addosso al contabile valtellinese, pochi hanno ricordato un piccolo particolare.
All’inizio Tremonti disse che era un semplice ospite (voi quando ospitate qualcuno gli chiedo un corrispettivo in contanti? In nero?). Anzi precisò che di tanto in tanto si serviva semplicemente di una stanza di quell’appartamento nel centro storico di Roma. Ecco per esempio come il GR1 riportava la pezza d’appoggio di Tremonti:”Caso Milanese. Tremonti assicura: da stasera mi trasferisco. Non occupavo un appartamento, ma solo una stanza”.
Ora un Milanese non troppo tenero con l’ex amico Tremonti (non mi chiama da 15 giorni) rivela ai magistrati che percepiva dal suo “ospite” 4.000 euro al mese in contanti e Tremonti conferma il “contributo” per l’affitto. Riassumendo le varie versioni, l’ospite Tremonti per una stanza da usare in media tre giorni a settimana (ipse dixit) pagava 4.000 euro.
Cosa volete che vi dica cari lettori? Speriamo che al povero Tremonti, braccato dalle forze oscure che lo pedinivano e lo spiavano, oltre ad una camera quel profittatore di Milanese avesse concesso l’uso cucina per farsi il caffé la mattina e magari due uova al tegamino nelle sere di pioggia. Quantomeno un piccolo spazio nel frigo per conservare la bresaola portata da Sondrio. Che diamine almeno una doccia ogni tanto!

(Fabio Scacciavillani)



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