Bene pubblico personale



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Nella città di Isernia, nel suo cuore, proprio all’altezza del suo unico polmone verde, la villa comunale, parenti stretti, molto stretti di un consigliere comunale di maggioranza di iserniana memoria, da anni, indisturbati, parcheggiano la propria utilitaria sul marciapiede, ovviamente pubblico. E non con una o massimo due ruote, bensì con quattro, in poche parole con tutta l’auto e quando più vicino al portone di casa. Impossibile passare inosservati dopo così tanti anni. Ma tale distrazione sarà un caso o l’eletto dal popolo fa valere il suo peso?
Chiederselo dopo tanto tempo è lecito o disturba l’interessamento del cittadino segretario scrivente?
Non so se l’auto verrà multata o rimossa, poco importa, qualunque sia il suo destino e quello dei suoi proprietari, rimarrà indelebile l’immagine di una ferraglia su un marciapiede vocato a ben altro. Ma, se tanto mi da tanto, significa che se personalmente pago una multa per un parcheggio errato, anche solo per frazioni di ore, immagino che la giustizia vorrà fare il conto per un parcheggio(?) infame per anni!
E immagino altresì che il contravventore dovrà pagare anche una strana occupazione di suolo pubblico tra l’altro comunque non occupabile. Eppure, l’illecito se pur deprecabile oltre che reiterato, passerebbe, in questa logica così tanto di moda di abbattimento dei beni collettivi, quasi inosservata se non fosse per il fatto che, il consigliere innominato, passa attraverso molti dei suoi articoli come il moralizzatore!
Infatti, più volte il cronista moralizzatore, indaffarato nella ricerca di contratti commerciali da barattare con articoli a comando, sputa sentenze verso quella parte della popolazione ai margini della società, rei di sporcare la città, di far rumore in orari non consoni, di ubriacarsi, di drogarsi ecc. e per correre ai ripari, invoca, lui ligio al dovere e molto rispettoso delle autorità costituite, sempre di più la presenza di controlli da parte degli uomini in divisa (come se normalmente non facessero niente) e in particolar modo l’utilizzo delle telecamere a circuito chiuso!
Chissà come mai in quella zona della villa le telecamere non servono!
Si resta in attesa di chiarimenti da parte di chicchessia, magari propria da parte del primo cittadino visto che trattasi di uno dei suoi amministratori

Emilio Izzo

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