Il dibattito politico: ciò che passa il convento



Il dibattito politico: ciò che passa il convento

Imu, tasse, piani industriali, patrimoniale, disoccupazione, redditometro… D’accordo, temi importanti, esistenziali, forse, ma destinati a riproporsi da qui a pochi mesi, a nuove elezioni (è scontata, rebus sic stantibus, la ingovernabilità del Paese). Assolutamente irrisolvibili nel breve periodo.
I politici che affollano oggi le scene televisive, ansiosi di propinarci stantie ed improbabili ricette, si dimostrano per quello che sono: meschini arraffatori di voti, piccoli esseri incapaci di politiche di ampio respiro, difensori di una casta imperante che sottrae denaro e idee alla Nazione, protagonisti abusivi di una scena che non appartiene loro in un sistema di falsa democrazia.
Non ho sentito nessuno, in tanti dibattiti politici, che parli della qualità della vita, dell’ambiente, e della necessità di una sua più cogente tutela; della opportunità, per il Paese, di sfruttare la maggiore industria italiana, il turismo, per la cui valorizzazione non occorrerebbero particolari risorse, in termini di spesa, se solo i nostri governanti ed amministratori comprendessero l’importante ruolo, in questo settore, che riveste l’ambiente naturale, il patrimonio paesaggistico, storico, artistico e culturale, e se solo, essi, riuscissero a comprendere il significato della loro conservazione.
Dobbiamo accontentarci (per ora) di quello che passa il Convento.

(Gianluigi Ciamarra)

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