Roma, bilancio positivo per la “tre giorni” molisana



Il simposio della pietra di Pescopennataro, collegato al dono dell’abete natalizio in Vaticano, la presentazione del libro di Gioconda Marinelli sulla millenaria fonderia pontificia di Agnone e la giornata di Chiauci nel prestigioso salone “Di Liegro” a Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma. E’ stato un fine settimana all’insegna della cultura molisana quello appena trascorso. Anche un’occasione d’incontro per le delegazioni molisane con la folta comunità di corregionali residenti nella Capitale.
Il weekend ha registrato, in apertura, la presenza del simposio di Pescopennataro in piazza Garibaldi, sul Gianicolo, ubicazione che ha sostituito all’ultimo momento quella di piazza di Siena (ville Borghese), certamente meno felice a causa del periodo invernale. Una location prestigiosa, che sottolinea la crescita di popolarità per le attività collegate alle preziose pietre del borgo altomolisano. All’iniziativa ha collaborato anche l’associazione “Forche Caudine”, il circolo dei molisani a Roma, tramite il vicepresidente, l’avvocato Donato Iannone, funzionario di un ente pubblico nella Capitale.
Nel pomeriggio di venerdì 14, presso il salone della sede romana della Regione Molise, nella centralissima via del Pozzetto, è stato presentato il libro “L’uomo che fondeva le campane” di Gioconda Marinelli, omaggio alla sua famiglia, in particolare al padre, simbolo della dedizione alla millenaria arte campanaria. Davanti ad un pubblico qualificato, è stata particolarmente toccante la testimonianza dell’ingegner Vito Alfonso Gamberale, il quale non ha voluto mancare all’appuntamento per ricordare il suo grande amico Pasquale Marinelli. Sono poi intervenuti il critico Antonio Picariello, che ha inquadrato il libro nella dimensione letteraria, la giornalista Maria Stella Rossi, che ha raccontato la “costruzione” del testo e l’attrice Barbara Amodio, la quale ha letto alcuni brani in forma scenica e in modo particolarmente efficace. Ha moderato Giampiero Castellotti, giornalista, presidente dell’associazione “Forche Caudine”. Presenti in sala, tra gli altri, lo stilista Sebastiano Di Rienzo, la scrittrice Nicoletta Pietravalle, il filosofo Antonio Rainone, l’avvocato Donato Iannone e numerosi componenti della famiglia Marinelli.
Sabato è stata la volta della giornata sulle “Memorie storiche e artistiche di Chiauci e delle sue Chiese”, come recita il titolo del libro della professoressa Adelaide Trabucco sul piccolo centro altomolisano. L’evento s’è svolto nella prestigiosa sala Di Liegro a Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma, dove nei mesi scorsi s’è svolto un analogo evento con la comunità di Duronia, sempre promosso dall’associazione “Forche Caudine”.
Impeccabilmente coordinata da Simonetta D’Onofrio e Silvio Rossi, la giornata ha registrato gli interventi di Egildo Di Pilla, sindaco di Chiauci, di monsignor Domenico Angelo Scotti, vescovo della diocesi di Trivento, di don Pietro Paolo Monaco, parroco dei comuni di Pescolanciano e di Chiauci, di Giampiero Castellotti, presidente di “Forche Caudine” e di Antonino Di Iorio, studioso novantenne che ha incantato la folta platea con l’attenta ricostruzione storica dei luoghi.
L’iniziativa ha goduto di un’appendice ludica: l’intermezzo musicale a cura del gruppo folcloristico “I cap’dannar”, proseguito con successo per le vie del centro storico di Roma, da piazza del Pantheon, passando per piazza Navona fin sotto l’abete molisano in Vaticano. Una promozione simpatica, efficace e genuina del nostro Molise.

(Fabio Scacciavillani)

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