FROSOLONE (ISERNIA) – Un “viaggio-inchiesta” sulla montagna di Frosolone e Carpinone, in provincia di Isernia, per testimoniare con le immagini lo scempio del paesaggio compiuto dall’eolico in Molise. Un meritorio reportage realizzato da Tiziano Di Clemente con altri molisani per testimoniare come lo splendido paesaggio che si apre da quei monti risulta violentato e deturpato. “Tra l’altro – ricorda Di Clemente – secondo una denuncia della Lipu è stato recentemente rinvenuto un nibbio reale tranciato sotto l’impianto dell’Enel”.
“Ciò dimostra – continua Di Clemente – come sia del tutto surreale quanto asserito dall’amministrazione comunale locale l’estate scorsa, secondo cui “l’eolico sarebbe la fortuna di Frosolone” . Non sappiamo a quali “fortune” si riferissero questi amministratori comunali: di sicuro v’è quella delle multinazionali dell’eolico, che stanno lucrando miliardi di euro prelevati dalle bollette pagate dai lavoratori con il meccanismo dei certificarti verdi… E magari v’è anche la malcelata fortuna di qualcun altro. La verità è che siamo amministrati da esponenti di una sorta di borghesia locale “compradora” (cioè asservita a poteri forti anche esterni alla regione), che non ha alcuna cultura del paesaggio e dei beni culturali, alcun amore per la propria terra e che pensa solo a come realizzare il massimo profitto per pochi a spese di tanti e, in tal caso, persino ipotecando il futuro del Molise. Devastandone, appunto, i beni paesaggistici e culturali. A fronte di questo nefasto quadro sociale e culturale – continua Di Clemente – occorre che inizi a radicarsi nella coscienza popolare molisana la necessità di rovesciare queste classi dirigenti, anche partendo dal livello locale”.
A far sentire la sua autorevole voce a difesa del Molise dall’assalto dell’eolico è il critico d’arte Vittorio Sgarbi, che da lunedì 15 novembre ha fatto un giro nel territorio molisano per rendersi conto di persona della situazione. “L’eolico nelle regioni meridionali è stato favorito e sostenuto dalla mafia. Questo è un dato inconfutabile; tacere è una forma di complicità – ha detto Sgarbi.
Il critico d’arte ha anche sollecitato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, quale parlamentare eletto in Molise, l’onorevole Antonio di Pietro, molisano di nascita, a recarsi in Molise per rendersi conto delle minacce al territorio.
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