Alla sinistra non piace la Arcuri?



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Nella calura dell’estate scoppia una polemica di cui avremmo fatto volentieri a meno.
Il Pd romano, con il consigliere comunale Athos De Luca, presenta un’interrogazione urgente al sindaco Alemanno, “per conoscere il costo della campagna di comunicazione promossa dall’Ama con la partecipazione di Manuela Arcuri”.
Ai romani non è, infatti, sfuggito il volto dell’attrice cresciuta a Latina, ex volto di “Carabinieri”, vestita – una volta tanto – con la divisa degli operatori ecologici romani, la quale compare su 400 poster e 300 stendardi commissionati dall’azienda, e sulla facciata in ristrutturazione di Palazzo Braschi, a corso Vittorio.
Una campagna pubblicitaria che non va giù a più di un consigliere del Pd.
Se De Luca si chiede quali finalità abbia “una campagna pubblicitaria così predisposta, considerato il messaggio incentrato più su un’autopromozione dell’azienda Ama, che non su concreti atti cui il cittadino potrebbe essere invitato per migliorare il servizio”, gli fa eco ironico Giuseppe Lobefaro, consigliere provinciale del Pd ed ex presidente del I Municipio: “L’ottimistico sorriso dell’attrice non è lo stesso dei cittadini che ogni giorno vedono la città sempre più lasciata al degrado: chi ama Roma si chiede cosa faccia l’Ama. In una città dove ancora la cultura della differenziata deve imporsi serve infatti seria programmazione e una campagna informativa che aiuti i cittadini soprattutto le nuove generazioni, i ragazzi ad acquisire familiarità col meccanismo e a districarsi tra i diversi rifiuti”.
Lobefaro fa poi un’allusione discutibile sottolineando come l’attrice “pur non romana”, si sia prestata “a perorare la causa della pulizia della città” (chiaramente per rimarcare che ha prestato la sua immagine a pagamento).
E’ vero che la Arcuri, 33 anni, sia nata ad Anagni da genitori calabresi-campani e sia cresciuta a Latina (pur avendo compiuto già a Roma parte degli studi), ma che c’entra? Forse il compaesano Martufello non dovrebbe apparire sui muri romani con la promozione di un noto mobilificio? E poi se lo ricorda Lobefaro che la Telecom, tanto per citare una multinazionale, ha ben foraggiato gente come Serena Dandini (sedici spot di “Fissa il prefisso” nel 1998), o Sergio Rubini nel 2006, Elisabetta Canalis nel 2007, fino all’attuale Michelle Hunziker e John Travolta o a Claudio Bisio?
Non è chiaro il nesso tra il testimonial e l’efficienza dell’azienda. E’ come se, per un caffè ritenuto non eccelso, uno se la prendesse con Paolo Bonolis, Pippo Baudo e Gigi Proietti. O gli eredi di un infartuato facessero causa a Little Tony o a Raffaella Carrà. O ancora per un blocco intestinale si chiamasse in giudizio Alessia Marcuzzi.
Tanto più che l’Ama ha precisato: il compenso della Arcuri (10mila euro, in fondo nemmeno tanti) sarà direttamente devoluto in beneficenza, a un destinatario che sarà scelto dalla stessa attrice: tra le ipotesi c’è quella dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù. L’azienda, rispedendo al mittente le accuse, precisa nel suo sito internet: “La testimonial si è resa disponibile per suggerire ai cittadini della Capitale una maggiore sensibilità verso il problema dei rifiuti e il rispetto dei luoghi in cui essi vivono tutti i giorni”.
La polemica, insomma, è un boomerang per gli uomini del Pd. Tanto più che la campagna, ripresa su tutti i giornali proprio per la diatriba tra l’azienda e i consiglieri, ha moltiplicato i propri fruitori.
Insomma, appare pretestuosa per attaccare l’Ama la polemica sul decoro urbano e sulla povera Arcuri, la quale tra l’altro, non molto tempo fa, ha manifestato la propria amarezza dopo aver concluso l’ennesima storia sentimentale. In un’intervista a “Diva e Donna” ha spiegato che tutti gli uomini – quindi non l’ultimo ma tutti i suoi ex – l’hanno delusa. Sarebbero “vampiri” che, a dispetto dei veri sentimenti, la usano “sognando un centesimo di celebrità”, cioè avrebbero solo approfittato della situazione per guadagnarsi il loro momento di celebrità e per finire sulle pagine dei giornali. E ha precisato: “Io sono una donna vera, che ama soffrire e si emoziona: non una bella fotografia come mi vedono certi uomini”. Si riferisce forse a quelli del Pd?

(G.C.)

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