La Provincia di Isernia a rischio? La posizione dell’assessore Marinelli



Sebbene intorno alla notizia si rincorrano ancora oggi voci di conferma e di smentita provenienti dallo stesso ministro Tremonti e dal presidente Berlusconi – sento il dovere di intervenire in merito all’ipotesi di abolizione delle Province con meno di 220mila abitanti, tra le quali, dunque, rientrerebbe anche la Provincia di Isernia.
Non sono affatto d’accordo con il criterio utilizzato per la manovra economica che ritiene di dover tagliare alcuni Enti locali per contenere la spesa pubblica. Si tratta di un’idea che sarebbe nociva per l’intero assetto regionale, generando soltanto scompiglio nell’attuale organizzazione del territorio.
La Provincia di Isernia ha dimostrato, nei suoi 40 anni, di essere un Ente efficiente, ben organizzato e utile per l’equilibrio del territorio, elemento determinante per la qualità di vita dei cittadini. E allora mi chiedo: Perché eliminare qualcosa che funziona ed è tangibilmente indispensabile?
E’ insensato, dunque inaccettabile. Noi, nella nostra piccola, ma virtuosa provincia, non abbiamo neanche bisogno di minacciare – come ha fatto Bossi per difendere la Provincia di Bergamo – di far scoppiare la guerra civile. A noi bastano i dati di fatto, il lavoro che da sempre viene svolto per far progredire il territorio e i frutti di un Ente che non merita di essere tagliato come fosse inutile ed improduttivo.
Spero che davvero ci sia un nuovo e più accurato momento di riflessione da parte del Governo, affinché non venga data attuazione ad un provvedimento fortemente destabilizzante per la nostra regione. La Provincia di Isernia esiste ed è degna di esistere in virtù del suo valore: istituzionale, sociale e storico – politico.

 
(Franco Giorgio Marinelli – assessore alle attività produttive della Regione Molise)

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