Federalismo, dal Sud parte l’operazione verità



Federalismo, dal Sud parte l’operazione verità

Sorprendente. La combinazione di due ingredienti difficili da digerire – una raccolta di saggi e una riflessione sulla Questione meridionale – sta dando un esito del tutto imprevisto: le persone in sala si scaldano, chiedono la parola e poi rilanciano le cose ascoltate sul web.
Il Sud Italia, guardato attraverso le presentazioni del libro edito da Guida “Domani a Mezzogiorno”, non somiglia per nulla al meridione apatico o furbetto che va per la maggiore sulla stampa e in tv. Al linguaggio crudo ma efficace della Lega stiamo opponendo un messaggio altrettanto netto, di immediata comprensione. Il Carroccio sostiene che al Sud vanno tolti i soldi perché tanto la vita costa meno? E noi facciamo vedere i pacchi di pasta acquistati a Milano e a Napoli per dimostrare che è vero il contrario. Messaggi semplici ma che hanno alla base ricerche approfondite: gli spaghetti che mostriamo a una sala un po’ divertita un po’ sorpresa sono solo uno dei 120.000 prodotti testati dalla Nielsen, i cui prezzi sono via via più alti quanto più si scende lungo la penisola. Quel che in Lombardia e in Veneto costa 98,50, in Campania sale a 100,50; in Puglia a 101,40; in Basilicata arriva a 103 e in Calabria tocca il massimo di 104,60 (fonte www.nielsen.com, ricerca del 6 agosto 2009).
Un’operazione verità, quindi, che punta a spezzare prima che sia troppo tardi il cerchio che si sta stringendo intorno al Mezzogiorno con l’attuazione di un federalismo fiscale che fin dalle prime mosse viola i principi generali scritti nella legge e nella Costituzione.
La “Commissione tecnica paritetica” che ha in mano i conti sul federalismo è talmente “paritetica” che neppure un meridionale è stato invitato nella cabina di regia.
Ma le sorprese non finiscono qui. Perché il Sud di “Domani a Mezzogiorno” non ha nulla a che fare con le classiche rivendicazioni, come spiega sin dalla prefazione Adriano Giannola.
Tra gli autori, per esempio, c’è l’imprenditore Dario Scalella, il quale sta producendo a Napoli con un brevetto internazionale il primo elicottero biposto e bimotore al mondo: una combinazione che unisce leggerezza e affidabilità. Nulla a che fare, quindi, con l’imprenditoria che cerca la mammella della commessa pubblica. Il Sud di “Domani a Mezzogiorno” dice con chiarezza che tanta pubblica amministrazione meridionale ha fallito la propria missione. Le ultime elezioni regionali, peraltro, hanno segnalato che l’elettore sa distinguere al momento del voto. Siamo già stati a Roma, Napoli, Potenza, Pescara, Cupello, Diamante. Presto andremo anche al Nord perché auspichiamo un confronto leale con chi sta riscrivendo il patto che dovrà tenere insieme gli italiani. Ma l’operazione verità deve moltiplicarsi e camminare su tante gambe. I meridionali rompano gli indugi e ritrovino la voce. Lo facciano gli intellettuali, i politici, i giuristi, gli economisti. Lo facciano i cittadini tutti. Il Sud deve ritrovare se stesso e deve darsi una missione, a partire a nostro parere dalla missione euromediterranea. Il Sud, insomma, pretende chiarezza sui conti del federalismo ma non vuole sconti per coprire le proprie responsabilità.
Il federalismo che a noi piace dà le risorse agli ospedali, alle scuole, ai trasporti in proporzione alla qualità dei servizi erogati. Nessuno speri quindi di nascondersi dietro le nostre denunce per aprire una nuova stagione di denaro facile: chi spreca un solo centesimo commette un crimine nei confronti della propria comunità.

(a cura di Marco Esposito, giornalista, e di Gianni Pittella, vicepresidente vicario del Parlamento europeo)

Si ringrazia Monica Di Tota.

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