Una volta, tanto tempo fa, imperatori, Re ma anche semplici nobili e vassalli avevano al proprio servizio uno o più assaggiatori. Alcuni avevano il non invidiabile compito di fare da cavie per accertarsi che il cibo non fosse avvelenato. Ma altri erano effettivamente dei cortigiani dal palato fino che giudicavano sulla qualità delle pietanze, degli ingredienti e della preparazione.
Tarantini a suo dire, organizzò 18 serate per Berlusconi (che manco a dirlo non sapeva che le ragazze erano pagate). Era Giampi che dava 1.000 euro a chi restava la notte.
Secondo tal Stella Novarino, ex modella, interrogata dai militari dell’Arma, Bertolaso ogni tanto si trovava a passare a Palazzo Grazioli di sera quando si faceva un po’ di baldoria (www.repubblica.it/2009/09/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-29/bertolaso-tarantini/bertolaso-tarantini.html). Circostanza confermata da un fedelissimo di Berlusconi, Fabrizio del Noce, direttore di Rai Fiction, anche lui presente.
Bertolaso tramite un portavoce argomentò all’epoca dello scandalo escort che lui andava a Palazzo Grazioli per parlare di emergenze (ma Del Noce smentì). Insomma non era dato di sapere il motivo delle visite serali di Guido a Silvio & Co. Però adesso qualche dubbio ci sovviene: e se la figura dell’assaggiatore (viste le insospettate competenze di Bertolaso nei centri benessere) avesse preso una piega del tutto inimmaginabile in questo scorcio di ventunesimo secolo?
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(F.S. – febbraio 2010)
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