Il minuetto molisano



Temo che il minuetto “Iorio-Berlusconi-sì”, “Iorio- Berlusconi-no,” danzato da troppo tempo sulla “pista molisana”, stia annoiando i molti spettatori a bordo pista.
La “dama” Iorio, ritenuta ballerina di gran classe e sensibilità, sembra non seguire il ritmo del Cavaliere. Appare svogliata, fuori tempo, sbaglia i passi di avvicinamento e allontanamento.
Quando la coppia si fronteggia, gli occhi del Cavaliere chiedono maggiore attenzione e rispetto per lo spettacolo e il pubblico pagante.
La “dama” annuisce ma quando è la volta della figura dell’inchino, con la testa leziosamente inclinata a sinistra, i suoi occhi sembrano cercare qualcuno tra la folla assiepata a bordo pista.
In prima fila, in piedi e a braccia conserte, un omone la sta fissando da tempo con uno sguardo tra il truce e il sornione.
Il pubblico mormora.
Le signore nascondono le bocche vermiglie dietro i loro ventagli.
“Ma sì, ti dico che è proprio lui! L’ex poliziotto, ex magistrato e pare anche appassionato ballerino di tango. Guarda, sembra divorarla con gli occhi e lei ricambia. Scommetto che al prossimo giro la inviterà per un appassionato tango – dice una dama vestita di bianco, con tono quasi preoccupato, ad una sua vicina vestita di rosso.
“Ma no, no. Cosa dici! – risponde la rosso vestita – forse sta solo godendo di una sua visione: arresto in flagranza della coppia!”.
Verosimilmente la dama si guarda intorno solo per rassicurare i tanti corteggiatori. Sa che molti sono stanchi e annoiati dal minuetto che lei ha ordinato di suonare per compiacere familiari e commensali, unici ancora plaudenti.
Molti simpatizzanti e sostenitori, dopo aver sperato in un segno di cedimento o di noia del Cavaliere e nel cambio di dama e ballo, mugugnando e alla chetichella, abbandonano la sala.
L’orchestra ripete ancora una volta il minuetto! Il cauto e apprezzabile tentativo di cambiare ballo e ballerina fatto pubblicamente a mezzo stampa dall’onorevole Patriciello circa un anno fa per avviare un dibattito teso a drenare l’eventuale emorragia di voti, è stato sostanzialmente e brutalmente stoppato da un lungo articolo dell’onorevole De Camillis (rileggersi la stampa locale dell’epoca).
La sostanza della risposta: grazie, no! Il “Partito Iorio” è forte e io… conseguo.
Anche il sub-commissario al terremoto (geometra Romagnolo) e il neo presidente Iacp (Lepore), tra gli altri, frappongono il nudo petto alle ingiuste critiche rivolte ai risultati della “politica Iorio” perché:
– il deficit sanitario è una eredità del passato;
– l’eolico salverà dal fallimento i nostri comuni;
– la ricostruzione sismica è pressoché completata;
– la disoccupazione non è così grave come si dice ma i giovani si daranno da fare;
– gli “Stati Generali” hanno concluso che una nuova politica turistica direzionata verso la Libia e la Croazia consentirà di ripopolare i nostri comuni in pericoloso regresso anagrafico;
– l’edilizia popolare ha una amministrazione esemplare anche se mancano i fondi per la normale manutenzione; l’industria tira e per l’agricoltura ci stiamo organizzando;
– il commercio richiede un rilancio dei consumi;
– il clientelismo e il familismo solo totali falsità di nemici e invidiosi.
Questo, sostanzialmente, ciò che dicono e ci raccontano certi politici di centro-destra del Molise per i quali ho votato.
Forse ci credono e forse no e non so quale sia l’ipotesi più grave.
Sono e resterò un sostenitore del centro destra ma per questi molisani non voterò più, presidente Berlusconi.

(Italo Pucacco – Casacalenda CB) – 20 ottobre 2010

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