Roma, 25 aprile con manifesti fascisti



ROMA – Roma, per l’ennesima volta, si risveglia il 25 aprile piena di scritte e manifesti che esaltano il fascismo e la Repubblica di Salò. Alcuni manifesti sono anonimi, altri portano la firma di Militia, il movimento di estrema destra che da mesi firma slogan nostalgici. Il manifesto di Militia affisso la scorsa notte attacca direttamente i partigiani: “Foibe, via Rasella, Triangolo Rosso, questa è la vostra Resistenza. Onore ai Camerati del Rsi”. Alcuni versi sono tratti dalla canzone fascista “Il reduce”: “Continuano a fissarti dal fantasma di un portone fai paura anche da vinto sono vigliacchi senza nome. Perché ora che il tuo mondo lo han bruciato gli imboscati tu ricordi ancora sogni che non saran dimenticati. Ti sei portato dietro la tua primavera quegli anni ancora verdi nella tua camicia nera'”, il testo stampato nei manifesti che riportano anche un’immagine repubblichina. Tra gli slogan: “Oltre il fascismo niente”. Poi inneggiamenti al fascismo e ai combattenti della Repubblica sociale.
Tra le zone più colpite c’è l’asse Salario-Nomentano, piazza Bologna e il quartiere Africano, (piazza Annibaliano e viale Eritrea) e il quartiere Prati (da via Crescenzio a piazza Cavour), da sempre feudi dell’estrema destra, ma anche il quartiere Equilino, simbolo della cultura multietnica e a ridosso del “carcere” di via Tasso, simbolo delle persecuzioni nazifasciste.
Il sindaco Alemanno ha condannato “nella maniera più ferma i manifesti che sono stati affissi a Roma”. E ha annunciato: “Garantisco che il nostro servizio antidegrado sta intervenendo per rimuoverli”. La promessa a margine di una visita alla sede dell’Associazione nazionale famiglie italiane martiri (Anfim).
Ovviamente è ferma la condanna da parte degli esponenti della sinistra. “È veramente doloroso celebrare il 25 aprile con i muri imbrattati di manifesti neofascisti – ha detto l’assessore provinciale alla Cultura, Cecilia D’Elia (Sinistra democratica). “Particolarmente preso di mira il quartiere Esquilino che ospita il Museo Storico della Liberazione di via Tasso. È doveroso che siano subito ripuliti i muri della città da un simile oltraggio alla coscienza civile e democratica delle cittadine e dei cittadini romani”.
Il consigliere regionale del Pd Enzo Foschi: “Alla vigilia dalla Giornata della Liberazione, è grave che sia possibile svegliarsi nella capitale e trovare piazza Bologna tappezzata da manifesti vergognosi alcuni senza firma e altri firmati Militia. Oltre a chiederne la rimozione immediata, vorremmo soprattutto che si individuassero e perseguissero legalmente gli autori di questo scempio. Parliamoci chiaro, nomi e cognomi ci sono già, che cosa dobbiamo ancora aspettare per far cessare questo obbrobrio? Le forze dell’ordine ci diano delle risposte”.
Giovanni Barbera (Prc), presidente del Consiglio del Municipio Roma XVII Municipio: “Riteniamo tale fatto una cosa di inaudita gravità anche perché, a Roma, da alcuni mesi, si stanno susseguendo, con una certa frequenza e regolarità, azioni dimostrative e minacciose da parte dell’estrema destra che rischiano di alimentare nuovamente un clima di violenza e di intimidazione nella nostra città”.
Fabio Nobile, segretario del Pdci di Roma, denuncia “i vergognosi manifesti che imbrattano oggi Roma”. E aggiunge: “Tali affissioni contro la Resistenza e inneggianti alla Rsi offendono la città di Roma, medaglia d’oro alla Resistenza, e sono il segno dei tempi. Sono il frutto avvelenato dello squallore culturale con cui la destra al governo nazionale e della città vive il 25 aprile e la Liberazione. Il clima che si respira – aggiunge l’esponente comunista – è dei peggiori. Ora più che mai serve una seria e attenta vigilanza democratica. Chiediamo agli organi competenti di fare luce sulle vicenda e di procedere nei confronti dei responsabili di questa bruttura civile. Non sarà difficile scovarli, dal momento che in città – conclude Nobile – pullulano e operano indisturbati gruppuscoli di chiaro stampo fascista e razzista”.
Un corteo studentesco da Porta San Paolo, all’Ostiense, è partito alle 10.30 per arrivare a piazza Vittorio, all’Esquilino, alle 13, dopo aver percorso viale Aventino, Circo Massimo, Colosseo, via Labicana e viale Manzoni. Come ogni anno studenti e partigiani sono uniti per celebrare il 25 aprile di Roma, città medaglia d’oro alla Resistenza, partendo dal luogo dove è iniziata la resistenza romana. A loro si uniscono realtà antifasciste, collettivi femministi e centri sociali.
(A. N.)

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