Addio ad Accame, memoria della destra



ROMA – Giano Accame, giornalista, storico e intellettuale di spicco della destra italiana, direttore del quotidiano “Il Secolo d’Italia” tra il 1988 e il 1991, si è spento ieri a Roma. La notizia della morte dello scrittore nato a Stoccarda il 30 luglio 1928 è stata data dal figlio Nicolò. La camera ardente, allestita presso la casa-studio di Giano Accame in lungotevere dei Mellini 10 a Roma, verrà aperta questo pomeriggio a partire dalle ore 15.
Di origini liguri, il 25 aprile 1945, quando non aveva ancora 17 anni, si arruolò nella marina militare della Repubblica sociale italiana e fu catturato dai partigiani a Brescia. Fino al 1968 fu dirigente del Movimento sociale italiano, uscendone per divergenze sulla linea politica in particolare dopo la presa di posizione del partito contro la contestazione giovanile.
Giornalista di punta della destra italiana, è stato redattore de Il Borghese, Il Fiorino, L’Italia settimanale, direttore del Secolo d’Italia, collaboratore di quotidiani quali Il Tempo, Lo Specchio, Vita e di numerose riviste tra cui Il Sabato, Lo Stato, Pagine Libere, Letteratura-Tradizione, La Meta Sociale, Area. Attualmente era direttore della rivista online “Passare al bosco”. E’ stato ricercatore per gli Annali dell’economia italiana (Ipsoa).
E’ considerato un pensatore “eretico” per le posizioni controcorrente che hanno trovato apprezzamenti anche a sinistra. È noto anche per essere stato, probabilmente, il primo intellettuale di destra ad avere posizioni filoisraeliane. Recentemente è stato molto critico verso la politica di Gianfranco Fini.
“Quella di Giano Accame è veramente una scomparsa gravissima perché per me è stato un maestro – ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. “È stato un intellettuale di grandissimo spessore che ha attraversato tutta la storia del dopoguerra con posizioni sempre molto ricche e significative. È stato uno dei grandi maestri della cultura di destra”.
Lascia in eredità un’enorme mole di scritti. Tra i libri alcuni sul fascismo, sulla destra sociale, su Ezra Pound, su Giuseppe Mazzini.

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