L’orsa Lauretta, nota ospite del Centro visite del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise a Pescasseroli, è morta nei giorni scorsi. Aveva 25 anni, tanti per questa specie. Nel 1993 era stata trovata quasi moribonda da alcuni escursionisti tedeschi. Allora pesava circa tre chili. Nutrita e accudita dal personale del Parco, riuscì a superare la crisi, ma fu destinata ad essere l’ambasciatrice della propria specie per migliaia di turisti e visitatori presso il Centro visite.
Ad agosto di quest’anno, all’età di 25 anni, aveva iniziato a manifestare problemi nell’assumere la posizione quadrupedale, con una forte rigidità di tutto il treno posteriore e ripercussioni sulla regolare deambulazione. Portata a Roma presso la Clinica veterinaria “Monte Verde” per una serie di accertamenti sanitari finalizzati a diagnosticare le cause, si era potuto accertare la presenza di numerose ossificazioni intervertebrali diffuse su tutta la colonna toracica e lombare, che proprio per la loro numerosità non hanno consentito di intervenire chirurgicamente per la loro rimozione. L’unica soluzione possibile era stata quella di procedere con un nuovo ciclo di trattamenti a base di cortisone per valutare eventuali miglioramenti e successivamente decidere per ulteriori analisi cliniche e diagnostiche compatibili con il quadro descritto, comunque poco rassicurante vista anche l’età.
Purtroppo, nonostante le cure quotidiane prestate dal veterinario del Parco, non ci sono stati miglioramenti significativi e anzi agli inizi di dicembre è stato addirittura riscontrato un peggioramento, con perdita di sensibilità agli arti posteriori, tanto che l’orsa si era procurata delle lesioni mordendosi le falangi del piede sinistro.
Il quadro clinico ulteriormente peggiorato dalla totale insensibilità agli arti posteriori, anche alla luce di ulteriori consulti con altri veterinari ha fatto pensare ad una malattia degenerativa grave a livello neurologico e non ad una patologia infiammatoria, come si era pensato in un primo momento. Tutte le cure apportate nei giorni dopo il 9 dicembre non sono servite a risolvere una situazione ormai troppo compromessa che ha portato alla morte di Lauretta nella notte di domenica scorsa.
Così Lauretta ci ha lasciato, dopo aver svolto per tanti anni il compito di ambasciatrice dell’orso marsicano, facendosi fotografare e ammirare nei loro comportamenti quotidiani da migliaia di visitatori che hanno potuto così “sentire” più vicini questi splendidi animali.