Roma, incontro sui presepi

Il presepe come espressione di interesse demoetnoantropologico e immateriale. E’ stato il tema al centro di un incontro all’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale nell’ambito dell’aggiornamento sul progetto di Mappatura dei presepi d’Italia a due anni dal suo avvio. 

Si tratta di una iniziativa proposta da Città dei Presepi, associazione che riunisce presepisti di tutta Italia e che ha richiesto il parere e il contributo tecnico-scientifico all’Istituto. L’attenzione per le conoscenze e le abilità, la provenienza dei materiali, gli strumenti di lavoro utilizzati, le innovazioni e la trasmissione generazionale, il vissuto dei presepisti, la partecipazione delle comunità nella produzione e fruizione, la vitalità dell’attività dei presepisti e il suo legame con il territorio e le comunità sono diventati i principali aspetti indagati nell’ambito del progetto di indagine, che ha visto anche la collaborazione dell’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia.

La giornata è stata introdotta dal direttore dell’Istituto, Leandro Ventura, che ha presentato il contributo dell’Istituto nel coaudiuvare le comunità nell’attività di documentazione, tutela e salvaguardia del patrimonio culturale demoetnoantropologico e immateriale. 

È poi intervenuto il direttore del Museo delle Civiltà, Andrea Viliani, che ha approfondito gli aspetti valoriali legati alle competenze e conoscenze del saper fare dei presepisti, esprimibili anche attraverso riallestimenti, sempre diversi, di scenografie e figure presepiali presenti nelle collezioni museali, come nel caso dell’esposizione del presepe storico della collezione di arti e tradizioni popolari del Museo delle Civiltà, appena aperta presso il Palazzo del Quirinale (fino al 19 gennaio 2025). 

Gabriele Desiderio dell’UNPLI nel suo intervento ha presentato un progetto da poco lanciato in collaborazione con l’istituto, ovvero il Censimento del patrimonio culturale immateriale nei piccoli comuni da parte delle Pro Loco afferenti alla rete nazionale. 

Fabrizio Mandorlini di Città dei Presepi ha evidenziato come le attività legate ai presepi riescano a coinvolgere le comunità tutto l’anno e sottolineato come il progetto di mappatura abbia, tra le altre cose, il pregio di valorizzare in particolare le aree interne, offrendo itinerari turistici alternativi ai percorsi più noti, attivando anche iniziative economiche collaterali, come quelle legate all’enogastronomia. 

I funzionari dell’Istituto, Francesco Paolo QuarantaValeria Trupiano e Valentina Santonico, hanno fornito un approfondimento sugli aspetti tecnico-scientifici alla base del progetto presentando i primi risultati sia in termini quantitativi che qualitativi e concludendo con l’anticipazione della collaborazione tra ICPI, MUCIV e Città dei Presepi alla mostra dei presepi regionali italiani in corso presso la Chiesa di San Francesco a San Miniato (Pisa) e in cui sarà ospitato uno dei presepi delle collezioni del museo, accompagnato da un approfondimento a cura dell’Istituto.

La vitalità di questo mondo ha riempito la Sala Carpitella dell’Istituto con i racconti delle comunità di presepisti che sono intervenute su invito dell’Istituto e di Città dei Presepi a rappresentanza di quelle realtà, al momento 500 in tutto, che hanno partecipato al progetto restituendo con efficacia gli elementi di interesse demoetnoantropologico e immateriale del proprio presepe, ovvero raccontando in prima persona le attività che coinvolgono ampie fette della comunità diventando un’occasione per trasmettere memorie e conoscenze del territorio reimmaginandole creativamente. 

Si tratta, nello specifico, del Presepe di Rivò e del Presepe Gigante di Marchetto, entrambi della provincia di Biella; del Presepe di Pane di Olmedo, dalla provincia di Sassari; del Presepe Vivente di Gasperina, dalla provincia di Catanzaro e, infine, del Presepe Vivente di Equi Terme, in provincia di Massa. 

La giornata si è conclusa con una visita guidata ai presepi del Museo delle Civiltà condotta dal dott. Maurizio Gasparetti, del Museo delle Civiltà, che ha accompagnato gli ospiti in un itinerario di approfondimento degli aspetti valoriali discussi nel corso dell’evento e invitando i partecipanti ad individuarli e riconoscerli nei due allestimenti presepiali presenti nelle sale espositive.

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