Roma, presentazione del libro di Rita Volponi

Rita Volponi

Quanti sinonimi esistono per identificare la violenza? È possibile indicarla con diversi termini: “prepotenza, sopraffazione, angheria, vessazione, prevaricazione, sopruso, crudeltà, maltrattamento, brutalità, abuso, arbitrio, coercizione, costrizione”. E altri termini ancora. Ma, qualunque modo si scelga per identificarla non cambia il senso dell’atto. Un atto disumano, soprattutto se rivolto contro chi non può difendersi come i bambini o una donna che, nella normalità sono fisicamente meno dotati di un uomo.

La domanda che sorge spontanea è: “Perché alcuni uomini uccidono le proprie compagne di vita?” Le risposte più banali e semplicistiche sono la gelosia, il tradimento, le menzogne e altre idiozie del genere. Ma, forse la vera risposta è un’altra, più aberrante, surreale ma certamente più realistica.

Sarebbe facile esprimere il concetto in modo sterile e veloce: il sesso maschile è un predatore, i piccoli sono inermi, le donne sono il sesso debole e quindi inferiori. Ma, l’assunto di base è molto più profondo e affonda le radici nei tempi dei tempi. L’uomo, per sua natura tende a prevaricare i suoi simili; dalle origini l’uomo è sempre stato considerato forte, dominante e padrone indiscusso di tutto ciò che riteneva fosse suo. In questo assunto, non corretto è stata inserita anche la donna che, per secoli, è stata considerata
un oggetto di possesso dell’uomo, prima del padre, poi del marito e in seguito dal figlio.

Ma la storia ci insegna che di nonne potenti e più forti degli uomini ce ne sono sempre state, da Cleopatra alla Zarina fino ad arrivare a Rita Levi Montalcini. E, sempre la storia ci ricorda che, molto spesso, se non sempre, dietro a grandi uomini ci sono state grandi donne che, in silenzio e anonimato hanno gestito il lavoro dei propri uomini senza mai prendersene il merito.

Tutto questo non vuol dire che gli uomini sono dei falliti, tutt’altro, vuol semplicemente rimarcare che, seppur con differenze, le donne non sono mai state schiave dell’uomo, neppure mentalmente ma solo in una apparenza voluta dalla storia.

In questo contesto di silenzioso conflitto è nata la necessità, per l’uomo di dimostrare il proprio possesso solo per soddisfare un ego represso.

Da questo è scaturito un rovinoso conflitto che ha portato alcuni uomini ad agire in modo assurdo e violento…. Hanno ucciso solo per dimostrare la propria forza, per sottomettere chi ha avuto l’ardire di violare le regole e ancora per dimostrare che nonostante tutto loro sono i più forti.

Si potrebbe andare avanti per ore ma le risposte sarebbero tutte simili perché in fondo a questo assurdo tunnel di morte non c’è altro che il bisogno di affermare la propria forza, dominio e possesso solo per non sentirsi inferiori, falliti e inutili.

Sembra irraggiungibile il concetto che non dovrebbe esistere tra uomo e donna disparità di trattamento, e ancora più impossibile arrivare a poter dire che donne e uomini sono complementari, l’uno utile all’altro senza necessità di sottomissione da ambo le parti.

Se fosse stato facile raggiungere questa meta non avremmo, ancora oggi nei Paesi industrializzati, i cadaveri di donne mutilate, stuprate e uccise.

Sabato 10 maggio 2025, presso l’Hotel Sanctuary Urban in via di Santa Prisca 11/b a Roma, dalle ore 18 sarà presentata una raccolta di cinque romanzi brevi sulla condizione femminile a cura di Rita Volponi. Occasione per parlare della violenza dilagante contro le donne e i bambini e di cosa si può fare per svegliare le coscienze assopite e creare un moto d’indignazione che possa far capire al mondo intero la grande ricchezza racchiusa in ogni singola donna e bambino.

E’ previsto l’intervento di Alex Caputo in rappresentanza del Parlamento della legalità internazionale.

La raccolta dei cinque romanzi include il racconto “Volevamo solo poter crescere” vincitore al secondo posto del concorso “Seneca 2024” dell’Accademia delle Arti e delle Scienze filosofiche.

Indice:

  1. Volevo solo poter crescere
  2. La mia rinascita
  3. La vita di Aurora
  4. La fantapolitica è utopia o realtà
  5. La libertà violata

https://www.ritavolponi.it/
https://fai.informazione.it/80D0B71C-5DD4-4F08-8D76-F3A2012796B7/Il-dottor-Aldo-Alex-
Caputo-giovane-imprenditore-biscegliese-socio-onorario-del-Parlamento-europeo-della-
legalita
https://www.linkedin.com/in/alex-caputo-a321242ba/?originalSubdomain=it

Rita Volponi

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