Roma, un’immersione nel tempo di Leonardo da Vinci

Un salone dell’esposizione

“Real Bodies Leonardo’s Anatomy Exhibition” è il titolo della mostra scientifica inaugurata nella storica sede della Corsia delle Donne presso l’ospedale San Giovanni-Addolorata nel centro di Roma. Si tratta di un vero e proprio catalogo di anatomia umana ampliato e aggiornato, in omaggio al progetto “Milano e Leonardo”, che nel 2019 ha celebrato il quinto centenario della morte del genio toscano.

Nel corso della presentazione alla stampa, il divulgatore Alessandro Cecchi Paone ha spiegato il vantaggio dell’uso di corpi veri all’interno dell’esposizione: “Una ricostruzione realistica e necessaria per dare una dimensione tridimensionale che, soprattutto per le nuove generazioni, è ormai fondamentale anche grazie alla diffusione del digitale e delle tecniche computerizzate. Nessuno oggi accetta più di vedere qualcosa ad una dimensione. Il corpo umano non è piatto e grazie a questa mostra è possibile vedere come sono i corpi dentro, sia quelli sani che quelli malati”.

Il progetto ha riscosso un grande successo negli ultimi anni e in questa nuova edizione romana vengono presentate suggestive installazioni, realizzate grazie al processo della plastinazione, un sistema di conservazione di porzioni organiche, messo a punto alla fine degli anni Novanta in Germania e oggi utilizzato nelle Università per le lezioni di anatomia e per perfezionare le pratiche di endoscopia.

Opere che riproducono gli studi anatomici che Leonardo da Vinci realizzò sulla base della propria esperienza personale nell’ambito delle pratiche autoptiche: così Il celebre Uomo Vitruviano e un incredibile Studio embriologico prendono forma rivelando l’altissimo livello di conoscenza anatomica e l’estrema precisione nel disegno a cui giunse Leonardo.

“Come in altri settori lui è riuscito in anatomia, a dare la prima dimostrazione di approccio scientifico, diretto e pratico. Vivisezionare i corpi, capire come erano fatti all’interno e di conseguenza come funzionavano. A noi oggi sembra una cosa abbastanza ovvia ma pensando a cinquecento anni fa, se ne capisce la straordinaria capacità anticipatrice del genio – ha spiegato Cecchi Paone.

Passeggiando tra le sezioni della mostra, lo spettatore avrà modo di conoscere ed entrare nel vivo degli studi che il grande genio fiorentino ha compiuto e che sono stati la colonna portante della sua produzione scientifica e artistica, facendo luce anche sulle attuali conoscenze del corpo umano in ambito medico-scientifico. Tra le scoperte più importanti di Leonardo, si potrà osservare l’installazione del feto all’interno dell’utero materno, ripresa perfettamente da un suo disegno: per la prima volta all’epoca si conobbe il feto, l’utero, la placenta e il cordone ombelicale, cose misteriose e non conosciute. Così anche il percorso delle fecondazione a cui è dedicata un’ampia sezione della mostra: cinquecento anni fa si pensava che il seme umano maschile discendesse dal cervello lungo la colonna vertebrale, questo fin quando Leonardo non individuò la presenza e la funzione dei testicoli.

“Con questa strabiliante mostra, abbiamo voluto rendere omaggio al genio di Leonardo attraverso i suoi disegni riprodotti su veri corpi umani – commenta Claudio Panadisi, organizzatore dell’evento.

Il progetto è stato realizzato grazie ad un lavoro di ricerca durato più di tre anni, che ha visto collaborare medici, storici e storici dell’arte, per permettere all’osservatore di oggi di compiere un vero e proprio viaggio nel passato, con un profondo apprezzamento, rispetto e riconoscenza per coloro che hanno donato i loro corpi e organi alla Scienza.

La mostra “Real Bodies Leonardo’s Anatomy Exhibition” ha aperto al pubblico il 26 dicembre e rappresenta un omaggio al genio e alla sua immensa curiosità intellettuale, che ha regalato al mondo e consegnato alla storia opere d’immenso valore artistico e scientifico.

Dalla domenica al giovedì dalle 10 alle 20 (ultimo ingresso ore 19), dal venerdì al sabato dalle 10 alle 21 (ultimo ingresso ore 20).

(Giovanni Castellotti)

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