Salvini in Molise per “rincollare” il centrodestra

Meno 300mila occupati nel solo mese di aprile e 400mila in due mesi per effetto del Covid.

Nel giorno in cui commentiamo i dati dell’Istat, drammatici per l’Italia e ancora di più per territori come la nostra regione, dove il fragile mercato del lavoro non si è mai ripreso dopo la crisi del 2008, viene in Molise il “Salvatore” Matteo Salvini.

Che, a parole, nelle dichiarazioni che hanno preceduto la sua visita afferma di voler proporre aiuti e soluzioni (anche se, in concreto, non va oltre i soliti slogan del “faremo”) ma in realtà appare lampante il suo vero intento: quello di reclamare una poltrona, il quinto posto in Giunta che Toma ha portato via dal “carniere politico” della Lega Nord dopo l’ennesimo finto rimpasto. Anche lui, il nostro Governatore, più interessato a tenere insieme la sua improduttiva maggioranza che a risolvere i problemi dei molisani.

Dunque, anche la giornata di oggi rischia di ridursi nell’ennesima lotta per il potere, dove i temi del lavoro, dell’occupazione, delle imprese, della scuola, delle famiglie che non ce la fanno, dovrebbero rappresentare il fulcro del confronto tra Salvini e Toma, mentre invece il timore è quello che tutto sarà incentrato su un unico aspetto: “restituire” l’assessorato alla Lega. Che, dati alla mano, nei due anni appena passati, non si è mai dimostrata all’altezza delle importanti deleghe assegnate in Molise al partito del Nord. Aggravando la situazione locale invece di contribuire a risolvere i problemi, soprattutto dei lavoratori molisani, ai quali il Carroccio ed il suo assessore non sono stati in grado di fornire una sola risposta concreta. Un esempio su tutti, tanto caro a Salvini, quello della cassa integrazione, che l’ex Assessore Mazzuto, da noi sollecitato più e più volte, ha contribuito a ritardare e ingessare e non a snellire e velocizzare.

E mentre il Governo incassa a Bruxelles il risultato dei 20 miliardi del Sure per il prolungamento della cassa e a livello nazionale discute delle misure per sostenere l’economia del Mezzogiorno, con il Premier Conte ed il Ministro Provenzano impegnati a lavorare a fiscalità di vantaggio e investimenti, Toma e Salvini ancora nemmeno “si capiscono”, come affermato oggi sulla stampa locale dal leader leghista.

E d’altronde, il Carroccio lo scorso 2 giugno ha manifestato separatamente dal resto del centrodestra in Molise, unico caso italiano! Questo il risultato politico conseguito dal reggente Jari Colla, che nell’occasione ha anche dato l’ultimatum a Toma: “Per l’Assessore non possiamo aspettare agosto”. E separarsi nella piccola Isernia era complicato anche logisticamente! Questo si, un vero risultato da record!

Se queste sono le premesse, se queste sono le priorità, la visita di Salvini è destinata a produrre un solo risultato certo: nulla di buono per il Molise!

(Micaela Fanelli)

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