Sicurezza sul lavoro e migrazione: lunedì la valutazione dei progetti molisani

Ventidue Istituti Scolastici Superiori di Basilicata e Molise hanno risposto al bando su “Sicurezza sul lavoro e migrazione: ieri e Oggi” predisposto con il Patrocinio del Comune di Matera e della Fondazione Matera Capitale Europea della Cultura 2019, dalle Direzioni Inail di Basilicata e Molise, dagli Uffici Scolastici delle due Regioni, dall’Associazione Nazionale tra Mutilati e Invalidi del Lavoro e dall’Associazione sociale e culturale “Giuseppe Tedeschi” di Campobasso.

Le classi che hanno aderito al progetto, hanno lavorato sul testo redatto dal Console d’Italia di Pittsburgh Joseph D’Andrea, originario di Roccamandolfi (Isernia) e riferito all’analitica descrizione della più grande strage del mondo del lavoro degli Stati Uniti d’America. In pratica, grazie all’attività di ricerca del Console D’Andrea, è stato possibile riportare alla luce un evento tristissimo dell’emigrazione italiana, quando il 6 dicembre 1907 morirono sotto la miniera di Monongah, in West-Virginia, 361 operai e tra loro 171 italiani.

Il Molise fu duramente colpito con 87 morti sul lavoro, la più grande tragedia di tutti i tempi, e ci furono comunità, come quella di Duronia, in cui morirono 36 emigranti con il più giovane che aveva solo 12 anni.

Gli Istituti Scolastici hanno predisposto progetti grafici, video o temi, su quella pagina del nostro Sud e l’hanno comparato all’incidenza più alta di infortuni sul lavoro di vecchi e nuovi migranti, italiani o stranieri, per la banale motivazione che chi arriva in un paese straniero è più debole, ne ignora le leggi e non conosce la lingua.

Per questo si è voluto promuovere questa riflessione con un Progetto Didattico che si concluderà dopo la valutazione dei lavori che sarà fatta lunedì 18 novembre presso la Direzione Regionale Inail Basilicata, con un evento in programma a Matera il 9 dicembre 2019 con la consegna di riconoscimenti formali alla classi di studenti che si saranno maggiormente distinte per qualità e innovazione.

L’iniziativa, chiaramente a 112 anni di distanza da quella tragedia, rappresenta anche una straordinaria occasione per riportare alla luce, anche con il contributo fattivo delle comunità italiane, lucane e molisane colpite da quella vicenda, una pagina tra le meno belle della nostra emigrazione.

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