Sole 24 Ore: oggi sul “Rapporto Centro”

Le regioni del Centro Italia sono ancora marginali per i fondi di private equity. Eppure hanno un tessuto di piccole e medie imprese radicato, innovativo e competitivo pari, se non addirittura superiore, a quello lombardo. L’inchiesta, con dati e confronti tra i territori, è uno dei temi del Rapporto Centro in edicola oggi, venerdì 28 febbraio 2020, con Il Sole 24 Ore in Lazio, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo e Molise.

Le regioni del Centro attirano insieme solo la metà degli investimenti della Lombardia. L’Emilia-Romagna appena il 10% del totale in Italia, la Toscana e il Lazio il 5%, le Marche il 2%, mentre l’Umbria tra 2018 e metà 2019 non ha registrato alcun accordo. E’ la fotografia realizzata da Ey per Il Sole 24 Ore, accompagnata da una intervista esclusiva a Innocenzo Cipolletta, presidente di Aifi (l’Associazione italiana del private equity, del venture capital e del private debt), nonché alla guida di Assonime (l’associazione fra le società italiane per azioni) e presidente di Confindustria Cultura, che sostiene che sia “finita l’epoca in cui il credito bancario sostituiva il capitale nel ruolo di finanziatore delle attività aziendali”.

Tra le inchieste sul Rapporto Centro del Sole 24 Ore, c’è anche quella sui sequestri e le confische fatte dalla Guardia di Finanza alle mafie, con i numeri sui reati fiscali e sulle infiltrazioni mafiose nelle aziende del Centro Italia. I dati della GdF (2015-2019) mettono sotto la lente i settori più colpiti dalle infiltrazioni della criminalità organizzata: ortofrutticolo, rifiuti e ristorazione. Dai professionisti poi solo 12.394 segnalazioni antiriciclaggio a fronte di 26.701 al Nord e 20.520 al Sud. La GdF denuncia al Sole 24 Ore: “Il cuore dell’Italia è diventato il nuovo laboratorio della criminalità organizzata finanziaria dove le organizzazioni inquinano la vivace realtà produttiva attraverso investimenti con denaro sporco”.

Mentre tra le interviste esclusive, Serge Brunschwig, da due anni amministratore delegato di Fendi, parla degli investimenti in formazione per i giovani del Centro Italia dell’azienda italiana di moda.

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