Sole 24 Ore: un 2020 da dimenticare anche per Roma e il Molise

La crisi del coronavirus e l’impatto sul turismo è il tema principale del Rapporto Centro del Sole 24 Ore in edicola in Lazio, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo e Molise.

Il numero di questo mese racconta l’andamento del comparto del turismo nel Lazio con un’inchiesta che analizza, con numeri e dati inediti, le imprese del business delle vacanze che a Roma rischiano di chiudere, con una conseguente, pesante, perdita di posti di lavoro.

. Roma perde 35 miliardi. Nel 2020, rileva il Rapporto Centro del Sole 24 Ore, il 30-50% delle aziende potrebbe chiudere: vale a dire 15-25­mila attività, senza però considerare le oltre 20­mila nel commercio al dettaglio. Già 150mila lavoratori del comparto sono a casa, in 100mila potrebbero perdere il posto.

Tra le interviste in esclusiva del Rapporto Centro del Sole 24 Ore, quella a Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma, legato per ragioni familiari al Molise (in particolare a Trivento), che, sulle pagine del Rapporto Centro del Sole 24 Ore, affronta il tema delle strategie per uscire dalla recessione: «Preoccupa la chiusura prolungata. Crisi durissima, ora reti di imprese e piattaforme di servizi». 

Maria Carmela Colaiacovo, imprenditrice umbra e vicepresidente nazionale di Confindustria Alberghi, parla dei punti di forza della sua regione per rilanciare il business delle vacanze. In tema grandi eventi, Jerome Macario, nuovo general manager di Triumph (azienda romana che ha organizzato, tra gli altri, i G8 di Genova e L’Aquila), analizza la difficile situazione del comparto ma anche le tempistiche di una possibile via d’uscita dalla crisi.

Le aziende e i settori che resistono

Nonostante le nubi che si addensano sull’economia, non mancano anche in questo numero del Rapporto Centro del Sole 24 Ore di venerdì 24 aprile i casi di aziende di successo: le cartiere lucchesi stanno vedendo una crescita della produzione: i prodotti monouso del segmento tissue sono tra i più ricercati nel tempo della quarantena. Il distretto cartario di Lucca – formato da 340 aziende tra produttori di carta (soprattutto tissue ma anche imballaggi) e di macchine per la carta, in tutto 10mila occupati e quasi 5miliardi di fatturato. Mentre lo stabilimento della multinazionale farmaceutica Pfizer ad Ascoli Piceno pianifica nuovi investimenti e assunzioni. Riccardo Sciutto, amministratore delegato di Sergio Rossi, azienda romagnola di calzature di lusso, racconta il suo “lockdown operoso”. Infine, i vini dell’Abruzzo fanno argine contro la crisi puntando su e-commerce e grande distribuzione.

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