Stefano Benni è nato a Bologna il 12 agosto 1947 da padre emiliano e madre molisana di Baranello (Campobasso), paese dove ha ancora molti parenti e torna spesso. Dice: “Sono un meticcio e me ne vanto, sono emiliano e molisano”.
Giornalista, scrittore e poeta, ha collaborato con i quotidiani La Repubblica e il Manifesto, con i
settimanali L’Espresso e Panorama, con i periodici satirici Cuore e Tango, con il mensile Linus.
È autore di libri di successo: con uno stile di scrittura ricco di neologismi, calembour, giochi di parole e parodie, costruendo vicende fortemente fantasiose, deformate e paradossali, muove una satira arguta alla società italiana degli ultimi decenni.
Numerosi i titoli: “Bar Sport” (1976), il primo libro, è ormai considerato un classico della narrativa umoristica italiana. Descrive in modo surreale, ma decisamente verosimile, la realtà dei bar italiani, soprattutto quelli di provincia. Seguono: “La tribù di Moro Seduto” (1977), “Non siamo stato noi” (1978), “Il Benni furioso” (1979), “Spettacoloso” (1981), “Prima o poi l’amore arriva” (1981), “Terra!” (1983), “I meravigliosi animali di Stranalandia” (1984), “Il ritorno del Benni furioso” (1986), “Comici spaventati guerrieri” (1986), “Il bar sotto il mare” (1987), “Baol” (1990), “Ballate” (1991), “La Compagnia dei Celestini” (1992), “L’ultima lacrima” (1994), “Elianto” (1996), “Bar Sport Duemila” (1997), “Blues in sedici” (1998), “Teatro” (1999), “Spiriti” (2000), “Dottor Niù. Corsivi diabolici per tragedie evitabili” (2001), “Saltatempo” (2001), “Teatro 2” (2003), “Achille piè veloce” (2003), “Margherita Dolcevita” (2005), “Misterioso. Viaggio nel silenzio di Thelonius Monk” (2005),
“Baldanders” (Audiolibro, 2006), “La grammatica di Dio. Storie di solitudine e allegria” (2007), “Miss Galassia” (2008), “Pane e tempesta” (2009), “La traccia dell’angelo” (2011), “Di tutte le ricchezze” (2012), “La bottiglia magica” (2016), “Prendiluna” (2017).
Nel 1987 è stato sceneggiatore del film “Topo Galileo” di Francesco Laudadio, interpretato dall’amico Beppe Grillo e musicato da Fabrizio De André e Mauro Pagani.
Nel 1989 con Umberto Angelucci ha diretto il film “Musica per vecchi animali”, tratto dal suo romanzo “Comici spaventati guerrieri” e interpretato da Dario Fo, Paolo Rossi e Viola Simoncini.
Con il jazzista Umberto Petrin è autore di “Misterioso”, viaggio nel silenzio di Thelonius Monk.
Nel 1998 ha scritto e allestito con il musicista Paolo Damiani uno spettacolo di poesia e jazz, “Sconcerto”, È ideatore della Pluriversità dell’Immaginazione. È autore di numerosi romanzi di successo.
Dal 1999 cura la consulenza artistica di “Rumori mediterranei”, festival internazionale del jazz che si svolge ogni anno a Roccella Jonica nell’ultima decade di agosto.
All’inizio del 2010 ha presentato la serata “Bennac”, incontro tra Benni e lo scrittore francese Daniel Pennac.
Il 29 settembre 2015 pubblica sulla sua pagina Facebook ufficiale una lettera in cui spiega le sue ragioni nell’aver rifiutato il premio Vittorio de Sica, attribuito annualmente ad alte personalità italiane e straniere che si sono distinte nelle arti (e solitamente consegnato ufficialmente dal Presidente della Repubblica o da un ministro), in protesta contro i tagli alla cultura e alla scuola attuati dal governo Renzi.
Dal 2018 è supervisore artistico della Scuola e Accademia di Recitazione del Teatro Stabile di Roma, diretto da Maria Beatrice Alonzi.
A Stefano Benni e al suo mondo letterario è dedicata la Bennilogia, un’enciclopedia online interamente e liberamente costruita dai suoi lettori.
–