Termoli (Cb), polemiche per la mancata cittadinanza alla Segre

“Riteniamo gravissimi i fatti accaduti al Comune di Termoli sulla mancata espressione del consiglio comunale riguardo la proposta di dare la cittadinanza onoraria alla senatrice Segre e quelli di Montenero di Bisaccia, dove un assessore comunale, tra l’altro alla cultura, ha postato sui suoi profili social immagini e frasi che inneggiano a Benito Mussolini e quindi al fascismo”. Si apre così un comunicato che l’Anpi del Basso Molise ha inviato anche a “Forche Caudine”.

Il testo continua: “Crediamo profondamente che dinanzi a questi fatti, inseriti in un quadro dove sempre più spesso ci sono episodi che ledono la Carta Costituzionale e il fondamento antifascista dello Stato repubblicano e democratico, sia un dovere prendere le distanze, condannando procedure e comportamenti che non onorano le istituzioni. Pensiamo sia indispensabile promuovere la cultura dell’antifascismo nel mondo della scuola, del lavoro, della famiglia, dell’associazionismo e ancor di più per chi, ricoprendo ruoli istituzionali, decide di fatto della vita delle persone. Siamo convinti che all’odio razziale e antisemita, alla paura del diverso, vada contrapposta la cultura della solidarietà, della fratellanza, della libertà e dell’eguaglianza. Facciamo nostro l’operato della senatrice Liliana Segre, che ha pagato sulla sua pelle la violenza e la brutalità dell’olocausto e del presidente Sergio Mattarella, il quale invita a ‘non restare inerti difronte ai pregiudizi’.

Per queste ragioni firmiamo questo appello, come atto di resilienza civile nel Basso Molise, come atto costitutivo del gruppo Anpi Basso Molise, sentinella in questo territorio del miglior spirito repubblicano e democratico, rigorosamente antifascista e radicato sulla Resistenza”.

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