L’autunno apre le porte della VIII edizione di “Rocciamorgia – Il Molise di Mezzo tra arti e cultura”, la manifestazione che ha lo scopo di valorizzare il territorio, ponendo al centro la cultura.
Quest’anno il festival si snoda intorno al tema INNOVAZIONI, nel cuore delle aree interne del Molise e passando, per la terza volta, anche per l’Abruzzo. Le innovazioni sono intese come azioni dentro il nuovo (in-nova azioni): gesti che non solo si compiono in un contesto volto al rinnovamento, ma, anche, che creino, un cambiamento positivo, partendo da un modo nuovo di pensare, condividere, progettare e attuare. In stretto rapporto reciproco (in connessione) con gli sviluppi della ricerca scientifica, del pensiero, delle conoscenze, le innovazioni sono fattori determinanti nella crescita. L’innovazione, dunque, passa sempre attraverso connessioni, legami di stretto rapporto e interdipendenza, reti relazionali di reciproca condivisione e scambio.
Per tale motivo la manifestazione culturale “ Rocciamorgia” si snoda percorrendo diversi paesi con l’obiettivo di creare dei PONTI tra un territorio e l’altro attraverso il tema delle innovazioni, non solo in termini di nuovo ma anche come filo rosso che unisce le comunità ragionando insieme, attraverso la riflessione sociale, la musica, la poesia, l’arte e la cultura sui vari focus che vengono proposti. Innovativi saranno i temi trattati, innovativa la modalità di attivazione di dialogo tra i paesi, innovative saranno le metodologie di coinvolgimento delle persone che parteciperanno alla manifestazione e che verranno coinvolte, non solo come pubblico o semplici fruitori, attivamente in azioni culturali e artistiche, mirate alla personale crescita e innovazione. Solo la crescita individuale, attivata in un contesto collettivo e comunitario, può portare alla crescita sociale dei territori.
L’iniziativa, promossa da “Il Molise di Mezzo” APS ETS, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Roma Tre e cofinanziata dalla Regione Molise, si svolge in quattro fine settimana tra settembre e novembre, durante i quali i paesi saranno connessi da ponti culturali, coinvolgendo i comuni di Agnone (IS), Castiglione Messer Marino (CH), Frosolone (IS), Trivento (CB), Montemitro (CB), Pietracupa (CB) e Sant’Angelo Limosano (CB).
In un ambiente incontaminato e con un’atmosfera magica di un paesaggio circondato da morge, natura, architettura e bellezza, il festival parte il 21 settembre da Agnone (incontro con Luigi De Magistris e concerto serale di Alessandro D’Alessandro) con un ponte culturale che il 22 settembre raggiunge Castiglione Messer Marino ( incontro-mostra la “sulle vie della parità” e concerto di Flo . Si prosegue il 28 e il 29 settembre, ancora in Agnone, con un piccolo villaggio letterario e momenti di dialogo e musica con Andrea Di Consoli e Filippo La Porta con concerti di Daniele Mutino e Nando Citarella.
Il 5 ottobre si tiene un nuovo ponte culturale con Frosolone che si collega a Trivento, dove la manifestazione si svolge il 6 ottobre con importanti incontri sulla scuola e l’educazione e sul tema di “Architettura, comunità e natura” in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Campobasso e i concerti di Giuseppe Moffa, Martina lupi e Alessandro Gwiss e il Duo Petti Molino.
Il 2 novembre il festival fa tappa a Montemitro, al mattino, con una camminata nel paesaggio e nel paese con la fotografia e la poesia, e nel pomeriggio, nella incantevole cornice della “Fattoria Sociale Il Giardino dei Ciliegi”, musica e ragionamenti sull’agricoltura con Eduarda Iscaro e Carmine Nardone.
Il 3 novembre un cammino artistico concretizza un ponte culturale che parte da Pietracupa per arrivare a Sant’Angelo Limosano dove si conclude l’ottava edizione del festival.
Durante gli otto giorni di eventi e su un territorio che abbraccia sette comuni delle aree interne, spaziando tra diversi linguaggi, si vuole parlare, ragionare far sperimentare l’importanza delle innovazioni legate anche alla cultura e creare dei ponti culturali coinvolgendo le comunità e riflettendo insieme sulle possibilità e sul futuro del territorio.
Il festival, dunque, attraverso il linguaggio letterario, musicale, artistico, teatrale, fotografico nonché scientifico vuole essere un racconto accorato di un territorio troppo spesso dimenticato, ma allo stesso tempo vuole essere un momento di riflessione e di studio per analizzare le possibilità e le occasioni proficue per la rinascita dei luoghi attraverso, appunto, le innovazioni.
Una occasione per incrementare e sviluppare la cultura ed esaltare le bellezze autentiche, dove le rocce, incastonate nel paesaggio, disegnano i ponti tra i paesi protagonisti degli eventi. L’obiettivo della manifestazione è proprio quello di dare consapevolezza di questi luoghi come punti di partenza per disegnare il nuovo.