Turismo 2022 in Molise: addirittura numeri in calo

Pur apprezzando gli sforzi (e i notevoli investimenti) va purtroppo constatato che tra il Molise e il turismo resta quasi un’incompatibilità. A confermarlo, per l’ennesima volta, sono i numeri, ancora una volta impietosi.

Nel 2022 si registra addirittura un calo rispetto al 2020 e al 2021. Ad ammetterlo è lo stesso assessorato al Turismo, che registra una crescita soltanto lungo la costa.

Il dato negativo per l’entroterra, cioè per la stragrande maggioranza dei comuni molisani, è in parte dovuto al fatto che la pandemia nei due anni precedenti ha “trattenuto” gli italiani nel nostro Paese e ne hanno beneficiato tutte le regioni. In particolare sono rientrate in Molise, dopo anni di assenza, molte famiglie originarie dei nostri paesetti, riutilizzando case di disuso da anni.

Insomma, il Molise stenta a decollare. Nonostante siano stati spesi ben 100 milioni di euro negli ultimi quattro anni. E, forse, proprio sui canali attivati con queste somme ci sarebbe da aprire più di qualche riflessione.

Ad esempio, il bando “Turismo è Cultura” ha finanziato 100 progetti. Ma spesso la qualità dell’offerta è ben lontana da ciò che i flussi turistici nazionali – per non parlare di quelli internazionali – richiedono. Ad esempio, stupisce – ma fino ad un certo punto – che da anni si ripetono sempre le stesse iniziative in molti centri molisani, soprattutto – aspetto emblematico – con gli stessi protagonisti (nell’arte, nel teatro, nella musica, nella cultura in genere), personaggi che talvolta godono di ampia considerazione in regione, ma restano quasi degli illustri conosciuti già al di fuori dei confini regionali.

Non sono, inoltre, mancate polemiche per gli spot in Rai: sia perché sono stati mandati in onda a luglio, con i programmi familiari per le vacanze già consolidati, ma anche perché sono stati di fatto oscurati da quelli contemporanei di altre regioni. Sarebbe stato più utile ad esempio, tanto per lanciare una strategia, inserire il Molise in modo indiretto in qualche spot di brand blasonati: così lo spot della coppia che ipotizza luoghi di vacanza e si preoccupa per le condizioni climatiche (compaiono all’improvviso due noti presentatori di trasmissioni sul clima) individua le solite località di punta in Toscana o sulla Costiera amalfitana. Citare lì il Molise porrebbe automaticamente la regione come ordinaria meta ambita, cioè la legittimerebbe dal punto di vista turistico. Invece il Molise continua ad essere quasi sempre oggetto di derisione, sullo stile del film di Checco Zalone. Di recente, una delle maggiori influencer, di natali veneti, per sottolineare la vastità dell’esempio americano, ha letteralmente detto “l’America non è Campobasso”.

Ecco, finché andremo avanti con le sagre di paese e palcoscenici solcati da attori di terz’ordine, ci faremo del male da soli…

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